Civitavecchia, dedicazione a Gianfranco Maria Chiti del piazzale dei Frati Cappuccini
Il piazzale del Convento dei Frati Minori Cappuccini di Civitavecchia è stato dedicato sabato mattina 20 novembre 2021 al Servo di Dio padre Gianfranco Maria Chiti, “Cappuccino e Granatiere”. Insieme al Parroco e Guardiano del Convento padre Antonio Matalone erano presenti alla cerimonia il Sindaco Ernesto Tedesco, il comandante del CESIVA Gen. Claudio Minghetti e il Vicario episcopale Mons. Rinaldo Copponi. Una nutrita rappresentanza di autorità militari, le associazioni combattentistiche e d’arma e un buon numero di parrocchiani ha accolto l’invito all’iniziativa.
Dopo il saluto del Parroco, il Sindaco Tedesco ha evidenziato l’importanza delle persone che portano una divisa, sia militare che religiosa. La Signora Ombretta Del Monte ha poi introdotto gli interventi del Generale Michele Corrado, per tanti anni agli ordini di Chiti, e dello storico cappuccino padre Rinaldo Cordovani, che hanno ricordato la vita militare e religiosa di Gianfranco Maria Chiti, classe 1921, Granatiere di Sardegna dal 1941 al 1978, quindi Frate Cappuccino fino alla morte il 20 novembre 2004.
Dopo la benedizione di Mons. Rinaldo Copponi e la preghiera del Cappellano militare don Massimo Carlino, il picchetto armato del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna in divisa storica ha reso gli onori al Generale Chiti.
Un pannello, realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, illustra la vita del Granatiere Cappuccino, sempre fedele a Dio e alla Patria, eccezionale educatore di giovani militari e instancabile apostolo del Vangelo.
Il Sindaco Ernesto Tedesco: La toponomastica di Civitavecchia si arricchisce di piazzale Gianfranco Maria Chiti. Si tratta dello spazio del Convento dei Cappuccini antistante la chiesa, ora dedicato alla memoria dell’eroico granatiere e poi frate cappuccino, oggi sulla via della beatificazione. Nella sua vita da romanzo, dopo aver combattuto sul fronte russo, rischiato il congelamento, salvato persone e tantissime altre vicende, ha vissuto anche nella nostra città, che quindi nel centenario della nascita lo ha voluto omaggiare.
P. S.: Ho voluto che tutto si svolgesse sotto lo sventolare del suo amato Tricolore: la giornmata di sole invece, a parere di tutti gli intervenuti, è stata merito Suo.