CIVITAVECCHIA, DIONISI (UNINDUSTRIA): “INFRASTRUTTURE, SEMPLIFICAZIONI E TRANSIZIONE ENERGETICA PER IL TERRITORIO”
“Lo sviluppo del nostro territorio passa attraverso alcune azioni fondamentali: il rilancio delle infrastrutture stradali, ferroviarie e portuali per incrementare i traffici commerciali, una transizione energetica sostenibile e vantaggiosa per il tessuto imprenditoriale e per tutto il territorio e un’azione forte sulla semplificazione amministrativa che, partendo dalla Zls (Zona logistica semplificata), favorisca la nascita di insediamenti legati al comparto portuale. Il recente Atto di indirizzo della Regione sulla Blue Economy va decisamente nella giusta direzione e dimostra l’attenzione verso il porto, un tema centrale per lo sviluppo del Lazio, come più volte da noi indicato. Il documento inoltre focalizza l’attenzione su un punto la cui realizzazione per noi è fondamentale: l’istituzione della Zls sui porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta: il nostro auspicio è che il Governo lo recepisca quanto prima”. Lo dichiara Cristiano Dionisi, Presidente Unindustria Civitavecchia, presentando le “Proposte per una nuova politica industriale”, un Piano basato su sei pilastri per tracciare la rotta verso uno sviluppo sostenibile per Civitavecchia e il litorale nord del Lazio.
“Il tempo è scaduto. Anche a causa dell’emergenza Covid non ci possiamo più permettere di restare immobili. Nel nostro documento presentiamo un percorso a breve, medio e lungo termine su sei pilastri di sviluppo: infrastrutture, transizione energetica, semplificazioni, ma anche nuovi settori di sviluppo, turismo e digitalizzazione. Vogliamo creare sei tavoli di lavoro sulle tematiche indicate, coinvolgendo istituzioni, parti sociali, altre associazioni datoriali e quelle che abbiamo voluto chiamare le “aziende faro”: player internazionali che fanno parte del nostro sistema e che porteranno sicuramente un contributo notevole all’implementazione del Piano. Partiremo subito con due appuntamenti dedicati alla transizione energetica e alle semplificazioni”. “C’è tanto da fare. Per quanto riguarda la Blue Economy penso per esempio allo sviluppo del traffico merci e del retroporto industriale o all’implementazione della cantieristica navale sfruttando a pieno la programmazione Ue 2021-2027. O al turismo: la crisi del settore crocieristico dovuta al Covid può rappresentare uno stimolo per rafforzate un’offerta turistica integrata e di prossimità sul territorio, attraverso l’uso di piattaforme e nuove tecnologie. Tra le infrastrutture materiali invece il primo pensiero va ovviamente alla superstrada Orte – Civitavecchia, che rientra tra le opere strategiche previste dal piano del ministro dei Trasporti Paola De Micheli e per la quale attendiamo novità, ma sono fondamentali anche il collegamento ferroviario tra il porto e l’aeroporto di Fiumicino e i progetti di sviluppo del Porto. Così come non possiamo prescindere dalla creazione di una moderna rete di telecomunicazioni”.