Si è conclusa questa settimana l’operazione di controllo coordinata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto su tutto il territorio nazionale e condotta a livello regionale dalla Guardia Costiera laziale per il contrasto degli illeciti ambientali. Le attività ispettive, sostanzialmente finalizzate al contrasto delle violazioni in materia di scarichi idrici, discarica e abbandono di rifiuti e di traffico di rifiuti attraverso i porti e delle violazioni dei limiti di navigazione in prossimità delle aree marine protette, sono state avviate all’inizio di aprile ed hanno visto l’impiego a terra e a mare di oltre 130 militari dei tre Compartimenti marittimi del Lazio (Civitavecchia, Roma e Gaeta) su tutto il territorio regionale.
A fronte delle 635 verifiche eseguite è stato possibile fotografare una situazione di generale conformità alle disposizioni del Codice dell’ambiente, a testimonianza sia dell’efficacia delle attività preventive e di controllo ambientali operate dal personale della Guardia costiera, che dell’accresciuta sensibilità di amministrazioni ed operatori nei confronti delle tematiche ambientali e delle relative norme di tutela.
Solo in quattro circostanze, infatti, è stato necessario contestare il mancato rispetto delle autorizzazioni allo scarico in corpi idrici, due nel Compartimento marittimo di Civitavecchia e due in quello di Roma, elevando sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 195.000 euro. Tre invece, nel territorio di Fiumicino, le fattispecie penali rilevate ed i cui responsabili sono stati deferiti alla competente Autorità giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 400 mq di aree e circa 100 mc di rifiuti.