Tirreno Power rinuncia al quarto gruppo, ma difficilmente l’Enel seguirà l’esempio. Intanto cominciano a farsi avanti i sostenitori delle conversioni. Federlazio: così niente rilancio.
Tirreno Power lascia perdere: tra tempistica incerta e altre varianti, non vale la pena di portare avanti i progetti per il gas a Torre Valdaliga, la centrale in esercizio più vecchia di quelle del polo energetico altolaziale.
Soddisfazione moderata degli ambientalisti, dell’amministrazione Tedesco, anche delle opposizioni.
Ma Una notizia che il Direttore Generale della Federlazio, Luciano Mocci, ha però contestato: “in una fase di estrema incertezza
e preoccupazione per gli scenari futuri, produttivi ed occupazionali, il blocco di Tirreno Power della costruzione di nuovi gruppi a gas, rappresenta un contraccolpo negativo per l’economia locale. La rinuncia a forme di investimento, in questa fase così delicata, non aiuta certo il rilancio del sistema economico.
Pertanto, la richiesta di un confronto urgente con le istituzioni, così come auspicato nel documento di sviluppo dell’area inviato pochi giorni fa da Federlazio e Legacoop Lazio, diventa indifferibile”. Ora c’è quindi chi dice apertamente che il gas può essere una scelta ed anzi si schiera proprio per questa scelta. Una situazione prodromica rispetto alla discussione che inevitabilmente, prima o poi, dovrà aprirsi per Torre Valdaliga Nord.