Il libro scritto dalla antropologa Bianka Myftari, edito dalla casa editrice PAV è frutto di un lavoro e di una approfondita ricerca antropologica durata due anni sui territori di Civitavecchia e Amelia. L’argomento appartiene all’ambito della festa, classico negli studi antropologici italiani, ma che oggi è al centro delle politiche sui cosiddetti “patrimoni culturali immateriali”, di cui si parla spesso in riferimento alla famosa lista Unesco legata alla “Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003.

Ci caliamo in una prospettiva locale di due realtà diverse ma uniti dalla figura della santa patrona Fermina. Si parte dalla contemporaneità, e quei legami e quelle aperture e “invenzioni” della modernità che le feste in genere producono e che vediamo nelle reti (quindi il legame Civitavecchia-Amelia), ma anche nelle riproposte, nelle ricostruzioni cui è andata incontro la festa, nei continui riadattamenti che le feste producono.

La festa di Santa Fermina, rappresenta oggi dei grandi dispositivi di partecipazione sociale e, pur non riducendosi solo a questo, esprime uno spazio agentivo del contemporaneo nel quale gli attori si posizionano, e soprattutto ci racconta l’importanza identitaria che alcuni luoghi assumono, dal punto di vista locale e sul piano simbolico.

La presentazione avverrà martedì 20 aprile ore 18,00 in live facebook sul profilo di Ombretta Del Monte.

Il libro si può acquistare sul sito della casa editrice

https://pavedizioni.it/prodotto/la-festa-di-santa-fermina-come-patrimonio-culturale-immateriale

o nelle librerie della città Galleria del Libro e Dettagli.

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