«L’aiuto, il sostegno e la solidarietà non sono fuochi d’artificio per attirare gli sguardi di un giorno solo: sono azioni quotidiane che necessitano di costanza, programmazione e lavoro per controllare e correggere quando ce n’è bisogno». Così ha commentato l’assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli a conclusione di una mattinata di sopralluoghi alla Repubblica dei Ragazzi e all’hotel Sunbay, dove decine di ospiti sono stati accolti nel programma di aiuti per chi fugge dalla guerra che sta affliggendo l’Ucraina. L’Amministrazione Comunale di Civitavecchia, insomma, continua a star vicina ai più sfortunati anche fuori dai riflettori.
Come previsto, nei giorni scorsi sono arrivate nella Repubblica dei Ragazzi diciassette persone dall’Ucraina, donne e minori, che saranno ospitate nella struttura diretta da padre Rafael. L’assessore Napoli le ha incontrate all’interno dell’ostello affacciato sul mare, dove sono state sistemate in un ambiente confortevole, dove i volontari cercano in tutti i modi di rendere il più piacevole possibile il loro soggiorno in questo periodo così difficile. La convenzione, qui, è direttamente con il Comune di Civitavecchia: «La Asl Rm4 ha provveduto per quelle che sono le competenze specifiche nell’ambito dei percorsi vaccinali» spiega Cinzia Napoli, «ma per il resto è nostra cura cercare di supportare le esigenze delle famiglie, che comprendono anche l’accoglienza scolastica e sociale».
I sessanta ospiti del Sunbay Mercury Hotel, invece, rientrano nella convenzione con Protezione civile e Regione Lazio. Sono una trentina di famiglie, con circa venti minori, che convivono con gli ospiti tradizionali di un luogo di vacanze affacciato sul mare. E anche se il proprietario si prodiga per sopperire personalmente alle esigenze “extra convenzione”, la gestione non è facile. Presto, però, i minori potranno andare a scuola, come annunciato durante l’incontro del 12 luglio scorso voluto dall’assessore all’Istruzione Monica Picca, per cominciare un percorso di inclusione e socializzazione fondamentale, anche per supportare le famiglie in attesa che la situazione in Ucraina torni serena.