Igiene urbana zoppicante e discariche abusive che prendono il sopravvento, ma arrivano anche le prime salatissime multe per gli zozzoni. Il sistema però adesso deve cambiare.
La lunga estate calda ha portato tanti eventi e voglia di uscire, facendo dimenticare per un attimo restrizioni e paure (che speriamo non tornino…). Ma ha portato anche tanta puzza: quella dovuta ad una igiene urbana che, al di là degli sforzi degli operatori, continua a latitare.
Di più, l’estate 2021 ha anche messo in mostra, purtroppo, le gesta di più qualche zozzone che ha contribuito a rendere l’ambiente cittadino tutt’altro che accogliente ed adeguato alla bella stagione.
Va detto che il sistema di raccolta differenziata porta a porta ha dimostrato, a oltre due anni dall’avvio, di non essere appropriato alle dimensioni e alla densità abitativa di Civitavecchia.
Difficoltà oggettive vi sono, così come i costi alti di un servizio troppo impegnativo per una azienda che è tutt’altro che una corrazzata.
Parliamo di Csp, che comunque come detto i suoi sforzi li ha fatti anche durante agosto.
È proprio in questa estate che è stata data la notizia di ben 36 contravvenzioni contro esercenti commerciali che avrebbero mostrato troppa disattenzione nel differenziare, elevate in soli due mesi.
Una multa ogni due giorni. Ora, pare che i controlli interesseranno anche utenze domestiche.
Non a caso si sta infatti intensificando una campagna comunicativa sul corretto conferimento dei rifiuti.
Capitolo a parte meritano le discariche abusive. Una di esse ad esempio è comparsa nei giorni scorsi in via dei Ligustri (zona Casaletto Rosso: è quella della foto) ma anche qui sembra che la stagione della tolleranza sia finita. In tutto questo, è stata anche l’estate nella quale Civitavecchia vedrà chiudere la sua discarica: poteva servire per almeno altri quindici anni il nostro territorio, invece qualcuno ha pensato bene di riempirla coi rifiuti romani e spedire invece i camion di Civitavecchia a Viterbo,
coi prezzi (anche ambientali) che ciò comporta.