I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Civitavecchia hanno sottoposto a sequestro 27 kg. di marijuana e 15 kg. di hashish, scoperti all’interno di un autoarticolato in arrivo con una nave da Barcellona, e tratto in arresto il conducente di origine romena.
L’attività è scaturita dall’attenta analisi di rischio effettuata dai funzionari doganali e dai finanzieri della Compagnia di Civitavecchia e dal monitoraggio della lista passeggeri e mezzi imbarcati su una nave di linea proveniente dalla Spagna. È stato così individuato e sottoposto a controllo un tir.
Il preliminare riscontro documentale effettuato dagli operanti ha consentito, poi, di rilevare alcune incoerenze: il mezzo pesante è infatti risultato carico solo per un terzo e la documentazione di scorta esibita dal trasportatore forniva un’indicazione del valore della merce, un carico di circa 800 colli di frutta e verdura, decisamente irrisorio, soprattutto se rapportato alle spese sostenute per la realizzazione del viaggio e per il noleggio del mezzo stesso.
A seguito del controllo radiogeno del veicolo, sono aumentati i sospetti per una incongruenza tra il carico dichiarato e quello effettivamente trasportato, così, visto anche l’atteggiamento particolarmente nervoso dell’autista all’atto del controllo, si decideva di procedere allo svuotamento del camion per un esame accurato del carico e dello stesso rimorchio.
Le attività si sono concluse con il rinvenimento e sequestro di circa 42 kg. di sostanza stupefacente, abilmente occultati all’interno di scatoloni posti su pedane contenti cipolle, distinti e minuziosamente confezionati in 11 buste di color argento.
La sostanza stupefacente, rivelatasi di ottima qualità da successive analisi chimiche, qualora avesse raggiunto le piazze di spaccio, avrebbe potuto fruttare all’organizzazione criminale circa un milione di euro.
L’autista dell’autoarticolato è stato tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Civitavecchia e tradotto presso il carcere “Borgata Aurelia” di Civitavecchia, a disposizione dell’A.G.