Il territorio è stato tradito: la Regione Lazio ha emesso il Paur (provvedimento autorizzativo unico regionale) al megadigestore. Si tratta dell’ultimo atto autorizzativo, che spiana la strada verso Civitavecchia a 120mila tonnellate di rifiuti all’anno.
Si tratta di uno schiaffo alla città senza mezzi termini, che arriva in concomitanza al no al progetto del termovalorizzatore a Tarquinia, quasi a suggerire che il territorio dovrebbe accontentarsi del “male minore”.
Niente di tutto ciò! Intanto dispiace dover registrare che nessuna battaglia è stata portata avanti a livello regionale dai rappresentanti eletti, mentre tutto il resto del territorio si è battuto, unito, per tutte le altre vertenze di questi anni. E’ un dato di fatto incontrovertibile che la Regione Lazio, con questo atto, non solo non riconosce Civitavecchia come territorio dove applicare politiche ambientali rispettose e condivise, ma lo considera direttamente come una pattumiera, il tappeto sotto il quale seppellire centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti frutto dell’incapacità della politica romana.
Uno dei motivi per cui mi sono messo a disposizione per rappresentare il territorio a livello regionale è proprio quello di funzionare da raccordo tra le legittime aspirazioni della città e del comprensorio. Ci batteremo per vincere anche questa battaglia, che sembra persa. Non prevarranno.

Il Capogruppo, Mirko Mecozzi 
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