Parchi, discariche a cielo aperto
Zone verdi in completo abbandono. Dopo tre anni il nulla. E meno male che erano ambientalisti.
I parchi sempre più in abbandono. Lo abbiamo già denunciato diverse volte ma a quanto pare l’amministrazione comunale, in particolare l’assessore preposto, non viene affatto scalfita da una situazione che è sotto l’occhio di tutti, ma soprattutto dimostra lo stato di abbandono in cui versa la città. Tante le segnalazione giunte alla nostra redazione, ma anche a quella di altre testate, che dimostrano lo stato non solo di abbandono ma di vero e proprio degrado in cui versano i parchi cittadini. In particolare il parco della Resistenza versa in condizioni che definire vergognose è veramente poco: sporcizia ovunque, resti di bivacchi notturni e più in generale quello stato di abbandono che si vede in ogni angolo di quello che dovrebbe essere il polmone verde del centro città. Dal Pincio, tranne qualche annuncio ormai vecchio di mesi, non è stato fatto nulla. La “monnezza” è cresciuta nonostante i civitavecchiesi paghino, per la salvaguardia e gestione del verde (anche i parchi) un assessore e un articolo 90 con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. I soldi annunciati dell’Enel non si è ben capito dove siano e se arriveranno. Nel frattempo la “monnezza” è ben visibile a tutti, civitavecchiesi e non. Ma del resto, uno dei primi atti della nuova giunta “ambientalista” fu quello di sospendere i progetti di riqualificazione dei parchi che vedevano l’intervento anche di privati, sul modello di quanto accaduto al parco dell’Uliveto. Il tutto giustificato da quella presunta trasparenza grillina che, in riva al Tirreno, non si è ancora ben compreso in cosa consista. Bloccati i progetti i risultati sono piuttosto evidenti. E meno male che doveva essere una Giunta ecologista. Se l’assessore fosse all’opposizione, avrebbe già squinzagliato i suoi fedelissimi e inondato le redazioni di comunicati stampa per denunciare l’abbandono del verde. Povera Civitavecchia.