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La vicenda configura il grave reato penale (procedibile d’ufficio) di traffico illecito di influenze. Dopo il “No” di Russo, secondo indiscrezioni infatti, è iniziato il procedimento di decadenza della concessione. Fu proprio Di Majo a presentare i manager del colosso francese, per il quale lavorava (guarda caso) lo studio legale da cui proveniva lo stesso presidente del porto

Civitavecchia Porto – Port Utilities formula pesanti accuse (penali) a Di Majo: “Voleva costringerci a vendere la società ai francesi della Engie”

fonte Etruria News

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