Il Sindaco Ernesto Tedesco: «La città si è ripresa un suo spazio di Fede e anche culturale».

La tradizione più sentita dai civitavecchiesi è tornata ed è stata accolta da una folla immensa. Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia si è svolta venerdì 15 aprile, nella massima tranquillità, la Processione del Cristo Morto che ha visto come sempre il fondamentale contributo dei tanti volontari dell’Arciconfraternita del Gonfalone.

Tantissimi i civitavecchiesi che hanno seguito l’edizione 2022 della Processione del Venerdì Santo sia in strada che a casa in streaming sui social. Come sempre, la riproposizione della Passione di Cristo, con i suoi temi, ha caratterizzato il lunghissimo corteo, partito come da tradizione dalla Chiesa della Stella a piazza Leandra e che ha visto la presenza delle due bande cittadine, la Puccini e la Ponchielli. E come sempre, il momento più suggestivo e sentito è stato rappresentato dal passaggio dei penitenti con le pesanti catene legate attorno ai piedi nudi. Un numero che si è dimezzato rispetto a quello di due anni fa quando si era registrato il record di 231 penitenti. Stavolta sono stati circa 140 ma il covid ha sicuramente inciso. Pregando, con tanta fatica e, soprattutto, con tanta fede, i penitenti hanno attraversato le strade del centro di Civitavecchia in mezzo a due ali di folla. Un lungo cammino prima di ritornare alla Chiesa della Stella, con la salita tradizionalmente affrontata di slancio.

Il Sindaco Ernesto Tedesco: «Non nascondo che una forte emozione oggi (venerdì 15 aprile) mi ha colto, quando ho infilato la fascia tricolore in piazza Leandra.
È stata la mia prima processione del Venerdì Santo da sindaco, dopo due anni in cui abbiamo dovuto rinunciare anche alle nostre tradizioni più radicate.
Oggi (venerdì 15 aprile) la città si è ripresa un suo spazio di Fede e anche culturale. Con piacere ho visto tante persone, rispettose delle regole, con le forze dell’ordine partecipi e un’organizzazione che ha funzionato alla perfezione, dall’Arciconfraternita del Gonfalone alla Polizia locale, dai volontari di Anps e Croce Rossa alla protezione civile.
Voglio pensare, anche se le notizie che arrivano dal mondo continuano a raccontarci sofferenze indicibili, che Civitavecchia saprà ritrovare tutte le sue belle tradizioni. Noi lavoreremo anche per questo».

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