I vertici di CSP non smettono di stupire.
Considerata la drammatica situazione in cui versa la società comunale e le incertezze dell’Amministrazione circa i modi per uscirne, si rimane davvero colpiti dal comunicato emesso ieri dall’azienda.
A seguito dello sciopero di ieri, con lo scopo di sminuire l’iniziativa sindacale, i vertici aziendali non hanno trovato nulla di meglio da fare che diffondere la percentuale di adesione in modo strumentale e inesatto. L’azienda sa infatti perfettamente che non tutti i servizi erano interessati allo sciopero: proporre quindi un dato di adesione rapportandolo a tutti i 346 dipendenti in forza anziché soltanto ai 165 potenzialmente coinvolti non è altro che un’infelice scorrettezza. Ugualmente inopportuni appaiono inoltre i ringraziamenti espressi ai lavoratori non scioperanti per l’impegno profuso, che avrebbe permesso ai loro colleghi di aderire alla giornata di astensione: quasi che chi ha deciso di scioperare fosse un semplice assenteista, uno che ha ostacolato lo svolgimento del servizio dimostrandosi quindi indifferente all’andamento dell’azienda. Ossia l’esatto contrario della realtà. Ancor più grave omettere il tentativo di boicottaggio portato avanti dalla dirigenza aziendale, con modalità intimidatorie nei confronti dei lavoratori che manifestavano la volontà di aderire allo sciopero. Per non parlare del grave danno arrecato al diritto costituzionale dello sciopero, precettando dallo stesso un numero maggiore di quello previsto dagli accordi sindacali vigenti. Tutte azioni, in contrasto con le leggi, su cui abbiamo ritenuto di dover mostrare indulgenza, sperando che fossero frutto di una evidente inesperienza nel campo dei diritti costituzionali e sindacali del neo insediato CDA, ma che alla luce della strumentalità delle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, fa decadere la pia illusione che si sia trattato di un semplice comportamento maldestro. Per USB, i lavoratori che ieri con coraggio e nonostante le pressioni, hanno deciso di perdere il proprio salario per aderire all’iniziativa di lotta, hanno dato una lezione di vita e dignità che nessun commento stonato può cancellare, oltre ad aver ottenuto l’attenzione e impegni concreti da parte del Sindaco di Civitavecchia. A quanto pare, le motivazioni dello sciopero erano tutt’altro che infondate. Ci aspettiamo che il nuovo CDA dimostri la medesima solerzia che ha dedicato ad una semplice giornata di sciopero al destino della CSP e dei suoi dipendenti, allontanandone il rischio di smantellamento, visto che si tratta di una società di proprietà comunale, patrimonio dei civitavecchiesi, che continua ad esistere proprio grazie ai sacrifici prodotti dai lavoratori.
Lo sciopero di ieri rappresenta solo una tappa di un lungo percorso che continueremo a percorrere, fino a che non otterremo il pieno risanamento di CSP e il suo rilancio.
USB Lavoro privato
Civitavecchia, sciopero CSP: adesione pari al 17,63 % del totale dei dipendenti