La svolta epocale per i colori neroazzurri c’è stata tempo fa. Ha preso forma nel momento in cui si è deciso di dividere a livello manageriale, amministrativo, tecnico e di sopravvivenza stessa, il settore giovanile dalla prima squadra.
Tre uomini col futuro della Vecchia da crescere e custodire: Caputo, De Rosa e Baffetti per il destino della Cantera neroazzurra.
Paolo Caputo è da qualche tempo il Team Manager con possibilità di gestione tecnico organizzativa e con budget di spesa dalla Scuola Calcio fino agli Under19. Un uomo che, tolti gli scarpini e l’acume tattico che fino a quel punto l’aveva contraddistinto è reso principe nel campi laziali, si è messo alla guida della “privatizzazione” rispetto alla prima squadra per un futuro diverso.
Altra figura principe è quella di Manlio De Rosa alla guida della scuola calcio, da quest’anno Ėlite, che dopo la parentesi in prima squadra in convivenza con il Covid, fattore che ha parzialmente nascosto quanto fatto, riprenderà in mano quel settore portato due anni fa in auge. Un settore divenuto florido non solo per la crescita esponenziale dei bambini iscritti, anzi, ma anche con quel perseverare di “recupero tecnico” che ha permesso di valorizzare i nostri ragazzi in quel progetto, di inserimento graduale calcistico, per le categorie superiori e prima squadra del futuro.
Concludendo con conferma di Alessio Baffetti per la parte inerente il settore agonistico, che ha proiettato, dal suo avvento, i neroazzurri ad avere non solo tutte categorie regionali ma, nella completezza degli organici tecnici e delle rose, a quel qualcosa che accumuna il Civitavecchia Calcio 1920 ai mostri sacri romani. Non va dimenticato che non solo tutte le categorie, dagli Under15 agli Under19, stazionano nei campionati Regionali laziali, e che solo la Pandemia ha probabilmente frenato il balzo verso gli Elite, ma che tutti gli staff tecnici certosinamente assemblati sono adatti a palcoscenici più luminosi.
Da qui si parte.
“Siamo felicissimi di queste scelte, dichiara il presidente Patrizio Presutti. L’esperienza za di Paolo ci darà quel quid in più a livello r giornale, ma sicuramene anche il lavoro svolto da Baffetti e De Rosa è sotto l’occhio di tutti. Ogni società deve avere i suoi obiettivi e, a differenza delle piccole realtà che ci gravitano intorno, dal momento in cui i ragazzi mettono piede nel settore agonistico cominciamo a ragionare per vederli protagonisti in prima squadra. Questo è il nostro sogno. Sono certo che continueranno il lavoro straordinario fatto fino ad adesso, ricordo che anche grazie ai collaboratori che ci sono stati in questi anni Alessio Baffetti è riuscito a portare tutte le categorie ai regionali, sfiorando per due volte l’Elite, mentre Manlio ha portato la Scuola Calcio ad avere più iscritti del comprensorio e a portare quel titolo Ėlite che ci forgiamo con tanto orgoglio.”
L’idea di creare l’antagonista, il riferimento vero per i nostri giovani, che non siamo più costretti ad emigrare in terre romane per sperare, credere, di aver la possibilità di emergere calcisticamente parlando, è già in atto al Civitavecchia Calcio 1920.
Il primo passo verso la civitavecchiesita globale, in tutto e per tutto, è già qui.