L’assessore ai Lavori Pubblici Remigio Marini si è dimesso e la giunta di Bracciano approva un piano triennale delle opere pubbliche fotocopia rispetto a quello approvato lo scorso anno. Lo ricordiamo al primo posto ci sono i loculi da realizzare con il ricorso ad un project financing. Il resto sono tutti interventi di ordinaria amministrazione peraltro finanziati attingendo al tesoretto del mutuo scuola che non si farà più. L’unica novità è che questa volta ci si rivolge ai cittadini chiedendo di presentare “osservazioni e proposte su carta semplice” entro il 25 febbraio 2018.
Non vorremmo scadere nei toni ma a nostro avviso siamo di fronte ad una ennesima presa in giro. Vorremmo sapere al di là delle opere pubbliche che non si continuano a realizzare perché questa amministrazione non dà seguito a quelle già realizzate. Se si eccettua l’asilo nido comunale, partito con un flop gestionale, il centro civico è ancora inattivo come è ancora chiuso l’auditorium comunale. Il futuro di Bracciano è una città di defunti, perché ai vivi, ai giovani, alle famiglie non ci pensa nessuno. L’amministrazione farebbe bene ad ammettere il proprio fallimento e rassegnare tutta le proprie dimissioni anziché vivacchiare senza dare un vero progetto di rilancio per il paese. Altro che la Bracciano smart promessa in campagna elettorale.
E’ quanto commenta Claudio Gentili, consigliere comunale di Per un’altra Bracciano sul piano triennale opere pubbliche 2018.