CODICI Civitavecchia: “Cara NewCo, cominciamo male”
“Apprendiamo dalla Stampa che la NewCo è operativa e che parte subito con una bella iniziativa: La Farmacia alla Stazione!
Complimenti, ma, ci chiediamo, questa Farmacia, che orari farà? Saranno compatibili con gli orari dei pendolari? Avrà anche i farmaci Veterinari? Sarà dotata di un defibrillatore e di personale abilitato ad utilizzarlo, visto il luogo altamente frequentato? Avrà il servizio FarmaRecup per la prenotazione delle visite?
Vede caro Dottor De Leva, sono queste alcune delle domande che vorremmo farle, in qualità di Amministratore della NewCo, e vorremmo fargliele prima che Lei spenda tutti i soldi, dati dal Comune, solo per comprare bei mobili, curando l’immagine, e non per dare il miglior servizio possibile al Cittadino.
Noi pensiamo che ad un povero pendolare (e sappiamo che vita fanno), se potesse prenotare una visita specialistica alla farmacia della stazione, e pagare il relativo ticket al Bar a Roma mentre è in pausa pranzo, poco gliene importerebbe di quanto sono belli i mobili della Farmacia e di come vengono bene nelle foto dell’inaugurazione, ma noi pensiamo da Consumatori, e non da “politici”, e ci preoccupiamo prima dei servizi, e poi dei mobili.
Glielo avremmo detto prima ma, purtroppo, né Lei, né il Comune, ha ritenuto utile consultarci, e quindi lo abbiamo appreso solo ora dalla Stampa di questo avvio di attività, ma ci siamo abituati ad essere ignorati: noi parliamo di riconoscere Diritti, non di fare bella figura.
Vede, caro Dottor De Leva, se ci incontrasse forse sarebbe Lei stesso a stupirsi di come la nostra logica non sia mai di scontro “politico” (volutamente in minuscolo) ma di fattiva collaborazione per il Bene dei Cittadini.
Ma per collaborare bisogna essere almeno in due … noi è da mesi che ci siamo, e siamo disponibili per avviare una collaborazione Istituzionale e alla luce del Sole, Lei c’è? E il Sindaco? Se ci troviamo quindi a doverle parlare tramite Giornali, Mass-Media e Social-Network è solo una libera scelta Sua e del Sindaco.
Vede, noi non ragioniamo in termini di “amico” o “nemico”, e non ce ne importa nulla del colore politico delle Istituzioni: non facciamo come altri che plaudono o attaccano a seconda di chi è seduto sulla poltrona del potere, e che ottengono udienza solo perché bussano alla porta con insistenza o con arroganza.
Noi rappresentiamo per Legge i Cittadini/Consumatori ed il Cittadino non deve bussare e sperare che gli vengano riconosciuti i propri Diritti! Li ha già solo perché è Cittadino d’ Italia.
Per questo noi ragioniamo esclusivamente in termini di “legittimo” o “illegittimo” e siamo ben certi che Lei, in un prossimo futuro, ci avrebbe convocato, come da Legge, al momento di sottoscrivere il contratto di servizio della Farmacia, ma le diremo di più.
Siamo ben certi, infatti, che un Segretario Comunale con la preparazione della Dottoressa Cordella vigilerà affinché in questo affidamento di servizio si ottemperi alle prescrizioni di cui all’art 2, comma 461 della legge 244/2007 che, ad ogni buon conto, le abbiamo trasmesso in copia ormai da mesi, e che al punto b) prescrive, in modo (stranamente per una legge) chiarissimo e, oseremmo dire, telegrafico: “consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori” quando si tratta, come in questo caso, di affidare dei servizi pubblici.
O dovremmo pensare che la Massima Carica di Vigilanza sulla legalità degli atti del Comune, che può addirittura esercitare il Potere di Sostituirsi ai Dirigenti se questi mancano al loro dovere, non ha il potere, se non addirittura il DOVERE, di Vigilare sulle Partecipate?
Sembrerebbe così, visto che la vecchia HCS, auto nominandosi Ente Pubblico (sarebbe buona notizia per i lavoratori: se così fosse avrebbero le tutele dei Dipendenti Pubblici, ma come ben sanno i Sindacati non è così) manda in autonomia ingiunzioni sulla TIA Straordinaria 2011 buone solo per accenderci il fuoco, e nessuno la ferma. Oppure una s.r.l. di proprietà di un Ente Pubblico (H.C.S. e ora la NewCo C.S.P.), diviene magicamente Ente Pubblico autonomo ed indipendente dal Socio Unico della s.r.l.?
Parliamo di una questione che preme ad oltre 800 famiglie di Civitavecchia, contando solo quelle assistite gratis da anni dalla nostra Associazione, ed il Liquidatore di H.C.S. continua ad ignorarli! Il rapporto con gli Utenti della NewCo sarà questo? Da come inizia le sue attività ignorando le Associazioni sembrerebbe di sì. Caro Dottor De Leva, ci smentisca con i fatti!
Confidiamo quindi, per la regolarità degli affidamenti, nei doveri, nella preparazione e nella professionalità della Dottoressa Cordella, ma noi, ovviamente, vorremmo avviare il dialogo istituzionale con l’Amministratore della NewCo prima che le decisioni vengano prese, e prima che nasca un nuovo “obbrobrio” quale HCS è stata, altrimenti, come per HCS, non ci resterebbe altro da fare che ritornare a ricorrere al Giudice per tutelare i Cittadini, come fatto anche recentissimamente.
Ma, ci chiediamo e le chiediamo, non è più ragionevole parlarsi prima, per non arrivare a “massacrarsi” dopo a colpi di carta bollata?
Ma di cosa vuole parlare con Lei la nostra Associazione? Di assunzioni e poltrone? Giammai!
Noi vogliamo parlare del compito che la Legge ci riconosce, e quindi ci affida: La Tutela dei Consumatori!
Vogliamo parlare, ad esempio, del rapporto Partecipata/Consumatori:
Ovviamente plaudiamo quando leggiamo che Lei vuole creare un portale per permettere ai Cittadini di avere informazioni e mandare suggerimenti (lo faccia bello resistente, perché pensiamo ne arriveranno tanti di “suggerimenti”, e non crediamo tutti gentili, dai Cittadini sempre più infuriati) ma ci viene spontanea una domanda: che segnalazioni potranno mai mandare i Cittadini (ovviamente parliamo di segnalazioni che impegnino legalmente la partecipata a risolvere il problema segnalato) quando ancora non si parla di Carta dei Servizi?
Le Carte dei Servizi sono i documenti dove i Cittadini possono leggere QUAL’E’ IL LIVELLO MINIMO DI SERVIZIO CHE DEVONO RICEVERE, e A QUANTO AMMONTI L’INDENNIZZO CHE LA SUA SOCIETA’ PAGA SE NON LO RISPETTA.
E se non c’è un servizio che possa definirsi “minimo” sotto il quale non si può scendere altrimenti la partecipata paga, allora la NewCo e solo un’altra HCS, ed il portale diviene l’ennesimo spreco di soldi utile solo a ricevere sfoghi e segnalare disservizi che non verranno mai sanati se non per bontà dell’incaricato, o, peggio, “perché conosco uno”
Un esempio: parliamo di Trasporti. I mezzi pubblici che sono utilizzati dagli studenti devono, a nostro parere, essere garantiti come presenza e rispetto degli orari, e se la sua società non riuscirà a garantirli, e nemmeno a correttamente informare per tempo e offrire alternative, costringendo molti genitori a far tardi al lavoro, la sua Società dovrebbe pagare un indennizzo, o no?
Quando si capirà che se le sanzioni che vengono inflitte alle partecipate in caso di disservizio non superano le spese necessarie a manutenere le apparecchiature e le infrastrutture necessarie, avere servizi efficienti sarà solo un’utopia? (Esplicitiamo: se riparare costa 100, e non riparare costa 0, perché non ci sono sanzioni, secondo voi cosa fa la Partecipata? E se non riparare costasse 200 di sanzione e riparare costasse 100, cosa farebbe?)
E siamo stati buoni non toccando il tasto dei passeggeri con disabilità, ma lo faremo, se ci convoca, anche perché Civitavecchia è una delle poche città dove i disabili con contrassegno non sono esentati dal pagare le strisce blu (altro Servizio che si troverà a gestire la Partecipata).
Immaginate se un turista disabile parcheggiasse in una striscia blu, magari perché il posto riservato è occupato da un incivile, e, abituato nelle altre Città d’Italia dove sono esentati, ed in difficoltà ad usare le colonnine a causa della sedia a rotelle, se ne andasse senza pagare. Bell’immagine daremmo della Città se tornasse a casa con una multa! Se non è successo finora dobbiamo solo ringraziare la sensibilità della Polizia Municipale.
E questi sono solo alcuni degli argomenti di cui si dovrebbe parlare al tavolo, non crede?
Pensi, caro Dottor De Leva, che la Legge che le citavamo prima, il famoso comma 461, prevede, citiamo, “che sia periodicamente verificata, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori, l’adeguatezza dei parametri quantitativi e qualitativi del servizio erogato”, e quegli standard di qualità devono essere decisi, citiamo, “in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate”.
Convocarci non le permetterebbe solo di avere gratis le informazioni ed i consigli per ottenere i quali sta pagando qualcuno per realizzare il portale, ma le permetterebbe di avviare la NewCo, udite udite, rispettando la Legge!
Il Portale è importante, certo, ma come per i bei mobili, viene dopo: prima bisogna pensare a ideare servizi efficienti e a stabilire un minimo sotto il quale non bisogna scendere.
In quanto al portale, poi, considerando le difficoltà che hanno alcuni utenti con Internet, forse un bel caro vecchio modulo di carta costa meno e facilita la vita alle persone di una certa età, ed una bella, e gratuita, pagina Facebook accontenta la Generazione 2.0. Che utilità ha quindi il Portale se non meramente di immagine?
Informatizzi invece le procedure di Reclamo, prevedendo anche il fax come canale così si può usare la carta, preveda soluzioni di Risoluzione Alternative delle Dispute (A.D.R.) che evitino il ricorso al Giudice, preveda i ristori automatici in caso di disservizio, e vedrà che i servizi miglioreranno da soli, perché la partecipata incasserebbe di più quando lavora bene, e ristorerebbe i cittadini quando lavora male, perdendoci incassi.
Vede Dottor De Leva, quel tavolo di confronto di cui parliamo non deve nemmeno fare la fatica di crearlo: esiste già da tempo. Pensi, abbiamo collaborato noi stessi con il Comune alla stesura della Delibera che lo ha Istituito.
Questi tavoli (sono attivi in molte città d’Italia) normalmente prevedono un gettone di presenza per i rappresentanti delle Associazioni, ma, caso quasi unico in Italia, su richiesta della nostra Associazione, i partecipanti non percepiranno nulla. Pensi quanto siamo “interessati”!
Chieda al Sindaco di convocarlo e parliamo gratis in quella sede: Si chiama Consulta dei Consumatori e serve proprio, tra le altre cose, a scrivere insieme le Carte dei Servizi.
La Consulta, inoltre, prevede che venga redatto un verbale pubblico e quindi tutti i Cittadini potranno leggere quali richieste vengono fatte dalle varie Associazioni e perché vengono fatte, e quali risposte vengono date e con quali motivazioni. E se il Sindaco vuole aggiungere la Diretta Streaming nessun problema: noi non temiamo la Trasparenza.
Se poi l’intenzione del Comune è di far nascere e gestire la NewCo come sono vissute e stanno morendo le vecchie partecipate, e cioè fornendo Servizi Pubblici costosi, di scarsa qualità, non soggette ad alcun controllo sul loro operato, e non pagando alcuna penale in caso di disagi arrecati all’utenza, non perda tempo a convocarci, perché noi saremo sempre dall’altra parte e cioè con la Legge che prevede, citiamo, “modalità di ristoro dell’utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza”, e stiamo con i Cittadini/Consumatori che questi rimborsi hanno diritto a prenderli, se, come finora a Civitavecchia, le Tasse che pagano vengono usate solo per fornire “Pubblici Disservizi” “.
Comunicato dello Sportello Codici Civitavecchia.