PERCHÈ INCONTRI ALTAIR?
Questa città ha ieri 21 febbraio, vissuto una nuova intollerabile esperienza di come l’attività amministrativa venga qui svolta in modo assolutamente opaco e di come interessi imprenditoriali condizionano o tentano di condizionare l’amministrazione della cosa pubblica, trovando sponde, altrettanto opache. La società Altair dichiara di aver avuto incontri con questa amministrazione allo scopo, di veder cancellate le prescrizioni imposte dalla precedente amministrazione, esaurite nei primi sei mesi dell’anno, evidentemente facendo conto di trovare un qualche aiuto, per superare quello che viene visto come un “ostacolo” per gli affari e spacciato come un “danno”, sia per i mancati introiti della parte comunale che per il limitato servizio offerto alla cittadinanza.
Evidentemente i ripetuti incontri con l’AC, hanno trovato una controparte “ben disposta”, tanto che il Consiglio di Stato ha avuto modo di dar loro ragione. Di questo ci piacerebbe che il Sig. Sindaco rispondesse, almeno per 3 motivi.
Il primo che più ci interessa, è la sua qualità di primo responsabile della salute pubblica, visto che le prescrizioni imposte sono motivate dalla questione sanitaria.
Il secondo come capo dell’AC che tratta con una azienda per superare prescrizioni imposte dalla amministrazione precedente senza evidentemente esserne informato, citiamo: “Non ho partecipato alla riunione del 23 dicembre scorso, di cui ho comunque avuto notizia successivamente,”
Il terzo motivo è sulla questione del famoso rapporto che la presunta talpa pare, a suo dire, aver consegnato nelle mani dell’Altair. Ci domandiamo perché il sindaco si preoccupa della talpa mentre dovrebbe, a nostro avviso, domandarsi perché questo rapporto è stato stilato, chi lo ha stilato e chi lo ha richiesto e per quale motivo e quando.
Il Comitato SOLE pensa che, invece di fare denunce, il sindaco di Civitavecchia dovrebbe fare chiarezza nella sua amministrazione e con la cittadinanza. La politica ci ha abituato a menzogne ed omissioni, non ci scandalizziamo ne ci indigniamo più di tanto, siamo abituati, ma rivendichiamo, come cittadini, ancor prima che come membri di un comitato, il diritto di sapere da che parte va l’amministrazione della città.
La cosa grave non è che il documento sia finito e in che modo nelle mani di Altair, ma che qualcuno, in una città come questa, abbia commissionato un tale documento evidentemente, non se ne vede altro motivo, per poter avallare l’ipotesi che le prescrizioni precedentemente imposte, non avevano motivo di essere. Le denunce non restituiscono credibilità all’azione del Sindaco, che invitiamo a prendere provvedimenti politici significativi, tantomeno a quella dell’assessore Magliani che citiamo: “Non vi è stato mai alcun accordo in relazione alla gestione dell’impianto di cremazione né tanto meno una presentazione e/o scambio di documenti.” Allora perché tutti quegli incontri? Perché quel documento?
Comitato S.O.L.E.