È iniziata, sul nostro territorio, la “campagna acquisti” delle aziende elettriche. Ci riprovano a mettere in campo i soliti giochetti.
Enel, forte della sua arroganza che ha sempre esercitato sul territorio, tira dritta per la sua strada, quella del gas e addirittura la carica di un valore etico che non ha (il gas è sempre una fonte fossile, punto!). In un incontro a Roma dove Enel era presente già gli dicemmo: “cara Enel con il vostro gas siete il Medioevo”, ci volete condannare ad un passato di disoccupazione e malattie, per non parlare della CO2 che è la maggior responsabile dei disastri climatici che ormai sono all’ordine del giorno ovunque. Ma niente, lei rimane sorda anche alla richiesta dei Sindacati che stanno chiedendo da tempo un piano alternativo per il phase out dal carbone che non sia quello del gas.
Tirreno Power invece invita il Sindaco e il Consiglio Comunale, che già si sono dichiarati a grandi lettere per il NO AL GAS, ad andare a vedere quanto è buono il gas che fa lei. Lo fa per il giorno venerdì 19 marzo p.v. e noi ci chiediamo se questa data è stata scelta perché è il giorno che Civitavecchia vedrà sfilare nelle sue strade le iniziative dei ragazzi di Friday For Future (che ci auguriamo vedano un’ampia partecipazione cittadina), ragazzi che ambiscono ad un futuro diverso da quello che cercano di imporre le due aziende elettriche.
Entrambe le aziende, invece, dovrebbero spiegare alla città quanti soldi loro prenderebbero per realizzare i nuovi impianti a turbogas con il sistema del Capacity Market, ma siccome non ce lo dicono, lo iciamo noi: l’Enel prenderà € 126 milioni di euro, Tirreno Power € 90 milioni, all’anno per 15 anni, la durata del contratto. 75 mila euro a MW all’anno.
Stanno dimostrando che a loro non interessa se al 2030 non riusciremo a ridurre del 55% la produzione di CO2 come ci impongono i trattati europei. Non pagheranno loro. Gli affari sono affari e i soldi vanno pur guadagnati. Lo sanno bene i soliti personaggi, quelli che prima erano a favore del carbone e adesso sono a favore del gas, che si aggirano in città dicendo quanto è buono e quanto è bello il gas, facendo gli interessi di queste industrie invece di quelli del territorio.
Questi signori devono convincersi che la città ha già detto NO AL GAS, NO AI FOSSILI.
Il Consiglio Comunale ha sancito definitivamente la volontà popolare. Si apre una pagina nuova, il futuro sta nella transizione ecologica, la bonifica e la valorizzazione delle risorse territoriali e dei beni comuni.
Chiamiamo le cittadine e i cittadini, le Amministrazioni Comunali del territorio, la Regione, il Governo, gli Enti, le forze sociali e politiche ad un impegno straordinario comune.
Ora è il momento, ora bisogna agire.
Comitato S.O.L.E.