L’amministrazione comunale ha approvato le linee guida per il rilascio delle concessioni di suolo pubblico ai pubblici esercizi sul territorio comunale.
«Il provvedimento – spiega l’assessore al commercio Giovanni Corona – è volto a sostenere la ripresa delle attività e in particolare dei pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie etc.) tenuti al rispetto del distanziamento sociale e al divieto di assembramento, oltre che gravati dalle prolungate chiusure del Governo.
In linea generale è stato definito di concedere ampliamenti delle concessioni di suolo, in maniera maggiore rispetto allo scorso anno, e cioè “senza limiti” alle dimensioni per le nuove concessioni, né a quelle di ampliamento delle superfici già concesse, compatibilmente con la viabilità, eventuali vincoli ed il diritto di terzi.
Per quanto concerne il Lungomare Harmine invece, nel tratto compreso tra piazzale dei pescatori e l’intersezione con Via di Torre Marina, la superficie massima occupabile da ogni singolo operatore commerciale non potrà superare i metri 5 di profondità, a partire dall’edificio in cui risiede l’attività, fino al limite di inizio della pista ciclabile lato mare o del margine del marciapiedi ove non c’è la pista ciclabile, per una lunghezza pari al fronte strada dell’attività commerciale stessa. Qualora non sia possibile per motivi logistici e strutturali utilizzare la profondità consentita, sarà possibile superare il limite della lunghezza del fronte dell’esercizio medesimo, compatibilmente con la viabilità, eventuali vincoli e il diritto di terzi.
L’esonero dal pagamento del canone, così come modificato dall’articolo 30 del D.L. 22 marzo 2021, numero 41, si applica esclusivamente alle imprese di pubblico esercizio, sarà valido fino al 31 giugno 2021 (salvo proroghe governative).
Per tutte le altre attività commerciali, che non siano pubblici esercizi – conclude Corona – pur applicandosi la procedura telematica semplificata per la domanda e il rilascio della concessione, purtroppo in base al D.L. 137/2020 non è prevista l’esenzione dal pagamento del canone unico patrimoniale».