Terminerà il prossimo 26 settembre l’esposizione della mostra “Sfingi, leoni e mani d’argento”, allestita presso il Complesso Monumentale San Sisto. La mostra sarà poi destinata a trasferirsi al Museo archeologico di Francoforte sul Meno, dove sarà inaugurata il 2 novembre di quest’anno e rimarrà a disposizione del pubblico tedesco fino al 10 aprile 2022. Tanti i visitatori che hanno potuto ammirare le ultime scoperte archeologiche dalla metropoli di Vulci e le più recenti riflessioni sullo sviluppo della civiltà etrusca in Italia. Nel pomeriggio di ieri ha fatto visita anche il professor Vittorio Sgarbi che è rimasto entusiasta dalla cura ed eleganza dell’allestimento. “La visita del professor Sgarbi ci ha fatto molto piacere – commenta il sindaco Sergio Caci – e una sua positiva opinione ci conferma che abbiamo fatto un buon lavoro insieme alla Soprintendenza e a Fondazione Vulci”. Le finalità della mostra sono ravvisabili nell’approfondimento intereuropeo di alcune tematiche storico-antropologiche dell’antichità, oltre che nella conoscenza per il pubblico di contesti che spesso mancano in collezioni archeologiche europee, al fine di instaurare un proficuo scambio culturale che, affondando le radici nel passato, getta le basi per il futuro.
La mostra è curata da Wolfgang David del Museo Archeologico di Francoforte, da Alfonsina Russo del Parco Archeologico del Colosseo, da Margherita Eichberg e Simona Carosi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale e da Carlo Casi della Fondazione Vulci, e vede l’importante collaborazione della Regione Lazio, del Comune di Canino e del Comune di Montalto di Castro.