«Richiesta al Governo di prorogare i termini per le osservazioni e richiesta di un tavolo tecnico ambientale permanente o una cabina di regia che possa supportare in maniera costante e continua i territori». Queste le istanze esposte dal sindaco ff Luca Benni dopo la call conference avvenuta questa mattina con la Provincia di Viterbo sull’individuazione dei siti per lo stoccaggio di rifiuti radioattivi in provincia di Viterbo. Benni rimarca con forza, insieme agli altri amministratori dei comuni, il proprio dissenso ad ospitare sul territorio un deposito nazionale di rifiuti radioattivi; aree marcate nell’ultimo aggiornamento della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee stilata dalla Sogin, l’azienda che si occupa dello smaltimento di tali rifiuti.
«Una riunione interessante – aggiunge Luca Benni – nella quale ho esposto le mie preoccupazioni su un territorio che negli anni è stato già fortemente caratterizzato dalla presenza di siti per la produzione di energia. Ho richiesto una proroga al Governo, rappresentato dal Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Roberto Morassut, per produrre le osservazioni previste in sessanta giorni. L’elaborazione di un documento che produca appunto osservazioni a ciò che è stato emesso con avviso pubblico da parte della Sogin, dopo dieci anni di studio, credo meriti da parte degli enti locali un po’ più di riflessione e attenzione nella redazione dello stesso.
Ho inoltre avanzato richiesta all’assessore regionale alle Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero, Massimiliano Valeriani, per l’istituzione di un tavolo tecnico permanente riguardante opere che possano pregiudicare l’ambiente di un territorio – continua Benni -. L’assessore Valeriani ha anche preso posizione che condivido sullo scongiurare nei nostri luoghi che i siti individuati nella Regione Lazio e nella fattispecie nella Tuscia siano poi i siti nei quali in futuro avverrà l’individuazione per lo stoccaggio delle scorie radioattive. Nella speranza di una massima collaborazione chiedo che fin da subito ci sia un costante contatto fra le istituzioni locali, provinciali, regionali e governative per il bene dei cittadini e del territorio.
Come ho già evidenziato in altre circostanze – incalza il sindaco Benni – non è un no sul nostro ‘giardino’ ma basta sempre nel nostro ‘giardino’, poiché non vogliamo più essere una discarica permanente. Ci vuole massima responsabilità e disponibilità nell’affrontare temi delicati come questo. Il tema verrà affrontato in un consiglio comunale straordinario che convocherò al fine di coinvolgere tutte le forze politiche del territorio. Questo perché la questione riguarda il futuro di un territorio a forte vocazione turistica e agroalimentare; punti di forza economica che contraddistinguono la nostra comunità nel massimo rispetto dell’ambiente, del paesaggio e dei cittadini.
Ritengo che l’avviso pubblico fatto da Sogin – conclude Benni – sia stato emesso in estremo ritardo e soprattutto non si calano imposizioni così forti dall’alto agli enti locali e ai territori senza una dovuta collaborazione e un rispettoso confronto».