Progetto Legalità e sicurezza nelle scuole di Montalto di Castro e Pescia Romana
Si sono concluse, anche per la Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Statale di Montalto di Castro, le attività e le iniziative previste nell’ambito del Progetto “Legalità e sicurezza”, ideato e realizzato dalle funzioni strumentali Cinzia Bocci e Bruna Mariani e reso possibile dallacollaborazione volontaria dei rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni culturali e dell’amministrazione comunale, senza la quale collaborazione il Progetto non avrebbe assunto una valenza formativa così alta. Pertanto, un ringraziamento particolare alla Polizia Stradale di Viterbo, ai Carabinieri del Comando di Montalto di Castro e di Pescia Romana, al Comando dei Vigili Urbani di Montalto, alla Capitaneria di Porto e alla Guardia Costiera, alla Polizia Ferroviaria, ai volontari della Protezione Civile, all’AssociazioneQuote Merito, all’Associazione Upupa, all’Associazione La combriccola dei Pargoli, all’infermiere professionale Sonno Carlo e a tutta l’Amministrazione Comunale.
Il Progetto si inserisce in un percorso più ampio che, coinvolgendo dirigenti scolastici, docenti e alunni, mira a dare piena attuazione al diritto allo studio e alla formazione della persona: il Progetto “Scuola Amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”, che vede la collaborazione tra l’UNICEF Italia e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Si ringraziano, pertanto, i rappresentanti della Commissione Scuola Amica dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Viterbo.
Con le attività svolte durante questa settimana, sono state gettate le basi per costruire l’identità del futuro cittadino del domani, responsabile, consapevole e competente; un cittadino in grado di discriminare e valutare, oggi come bambino e domani come adulto, le molteplici situazioni della vita ed assumere, ogni volta, comportamenti corretti e positivi, nel rispetto di quei valori fondamentali di legalità, di giustizia, di onestà e di lealtà e nel rispetto delle regole e delle leggi, che costituiscono il senso morale e civico.
Senza legalità non c’è società, non c’è Stato.
La parola legalità racchiude in sé molteplici significati, il più evidente dei quali è il rispetto delle Leggi. Ma il rispetto delle Leggi, quelle istituzionali, da piccoli, passa attraverso il rispetto delle regole che disciplinano i rapporti all’interno di quegli ambienti in cui il bambino si trova a vivere ogni giorno: famiglia, scuola, palestra, giardini, strada…
Come si dice, i grandi cambiamenti nascono dalle piccole cose: prima di tutto, allora, da una organizzata e realizzata “vita democratica”, nel gruppo classe: istituzionalizzare le pratiche di legalità al proprio interno per trasferirle poi nell’extra-scuola. Imparare che le regole sono buone e necessarie per il benessere personale e del gruppo, che aiutano a riconoscere ed evitare situazioni di rischio e pericolo e ci portano ad assumere comportamenti responsabili per l’altrui e la propria incolumità.
Da qui la scelta di affrontare nell’ambito del Progetto rivolto alla Scuola Primaria, considerata la tenera età degli allievi, in cui ancora prevale l’istinto e non sono chiari i concetti di pericolo e di lecito, i temi della sicurezza stradale e della sicurezza in mare (un ambiente vissuto da tutti i nostri bambini), le norme di comportamento in caso di calamità naturali e, per i più grandi, la formazione di una coscienza critica che si esprime nel binomio legalità/libertà.
Tutte le attività, svolte per classi parallele, sia per gli alunni di Montalto che di Pescia, hanno privilegiato la dimensione ludico-esperienziale per un apprendimento significativo, efficace e duraturo. Il gioco risulta essere esperienza complessa e coinvolgente, non solo perché attiva il soggetto globalmente, ma soprattutto perché gli permette di partecipare, di essere protagonista, di apprendere attraverso la pratica e il divertimento, in modo costante e naturale, accrescendo le proprie conoscenze e competenze.
E allora ecco, per gli alunni delle classi prime, il Tappeto Stradale con attraversamenti pedonali, segnali da rispettare, semafori… un gioco proposto dalla Polizia Stradale che ha consegnato ad ogni allievo, al termine dell’attività, la Patente del bravo pedone, un attestato come testimonianza dell’esperienza vissuta.
Gli alunni delle classi seconde, invece, hanno accolto nelle loro aule i volontari della Protezione Civile, che dopo aver presentato le finalità e le attività svolte da questo corpo, hanno proposto ai bambini un cortometraggio e un gioco interattivo intitolato “Civilino e l’incendio”, per illustrare le principali norme di prevenzione e di comportamento in caso di incendio. Al termine del gioco ogni bambino ha ricevuto l’attestato di partecipazione “Volontario per un giorno”.
Esperienza in spiaggia, con il personale della Capitaneria di Porto e della Guardia Costiera, per acquisire nozioni di legalità e sicurezza in mare per gli alunni delle classi terze, anteprima dell’operazione “Mare sicuro 2018” condotta dalla Direzione Marittima del Lazio. I ragazzi hanno assistito alla simulazione di un salvataggio in mare, con l’impiego di un battello veloce e di unità cinofile. E ancora, l’incontro con gli operatori dell’associazione Upupa, per spiegare ai bambini l’importanza del rispetto dell’ambiente marino. Gli alunni, impegnati nella pulizia di un tratto di spiaggia, produrranno dei disegni che verranno utilizzati, in seguito, per la realizzazione di manifesti da affiggere sulle spiagge, per ricordare a tutti le buone regole di comportamento.
Ancora la sicurezza stradale, questa volta rivolta ad autisti, passeggeri, ciclisti e pedoni , per gli alunni delle classi quarte, nell’incontro con i Vigili Urbani di Montalto: uso delle cinture e dei cellulari (la maggior parte degli incidenti è provocato proprio dall’uso improprio dei cellulari in macchina), le soste e i parcheggi…Tanti consigli e norme di comportamento ed un messaggio importante per i ragazzi: “Fate tesoro di questi consigli e riportateli ai vostri genitori”. Un invito, dunque, rivolto anche agli adulti perché siano i primi a rispettare le regole e si pongano come modello positivo da imitare.
Tema più impegnativo per gli alunni delle classi quinte e delle classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado, che hanno assistito ad una conferenza dell’Associazione “Quote Merito”: Competenza, merito e legalità. Partendo dal motto “Non importa che sia un uomo o una donna, ciò che conta è che sia una persona competente e onesta”, il messaggio è che le regole funzionano se incontrano coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere, di essere coerenti. La cultura e l’istruzione sono alcuni degli strumenti per poter formare menti critiche e libere: il merito e la competenza vanno valorizzati in tutti i settori, come risorse per il miglioramento della società e la costruzione di una giustizia sociale. Il bene e il giusto partono dai nostri comportamenti, dai piccoli gesti quotidiani, dall’attenzione per gli altri – soprattutto se più deboli o meno dotati – dalla disponibilità a condividere, dall’impegno nello studio e nel conoscere, dal rifiuto delle semplificazioni e delle scorciatoie, che promettono un benessere fittizio e vuoto. Allora questo incontro si pone al centro di un discorso più ampio che valorizza la dignità della persona e rivaluta uno dei più beni più preziosi per l’uomo: la libertà.
Libero è colui che pensa senza condizionamenti e che non si fa trasportare nelle proprie scelte; è libero chi sa dire no di fronte a proposte allettanti ma “sporche”; libero è chi ha il coraggio di denunciare ingiustizie, soprusi, violenze ed ha il coraggio di parlare anche in situazioni scomode, perché spesso sono proprio l’indifferenza, l’egoismo, la rassegnazione, il silenzio complice, il pensare solo a se stessi, il disinteresse al bene comune a generare l’illegalità.
La speranza è che, al termine di questo percorso, le parole ricorrenti del Progetto, legalità, sicurezza, rischio, pericolo, onestà, rispetto, impegno, responsabilità, dignità, libertà, società, giustizia, partecipazione, merito… siano entrate a far parte del vocabolario dei nostri studenti e che pian piano si riempiano di significato, come gocce vitali di quel mare di esperienze che è la vita e contribuiscano alla formazione di un uomo e di un cittadino artefice e protagonista della propria vita , in grado di pensare, agire e costruire un mondo migliore.
Ancora un ringraziamento a tutti coloro che hanno dedicato tempo e impegno per la buona riuscita del Progetto, senza dimenticare la nostra Dirigente, sempre attenta ai temi di attualità e alle problematiche riguardano i nostri studenti.
Maestra Assunta Olimpieri
Docente I.C. di Montalto di C.