Concluse le celebrazioni in ricordo di Norma Cossetto anche nella Tuscia
Concluse anche nella Tuscia le celebrazioni in ricordo di Norma Cossetto. Federici (C10F Viterbo) “Questa manifestazione ideata a Viterbo è la migliore risposta a chi ancora nega l’esistenza delle foibe.”.
Si sono concluse anche in provincia di Viterbo le celebrazioni della manifestazione patriottica “Una rosa per Norma Cossetto”. L’evento, promosso a livello nazionale dal Comitato 10 Febbraio in collaborazione con l’associazione Cultura e Identità e l’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia, è giunto alla quarta edizione e quest’anno ha coinvolto oltre 230 città italiane ed estere.
Mercoledì scorso a Castel Sant’Elia, è stato deposto un omaggio floreale in piazza Martiri delle foibe. La cerimonia, organizzata dalla professoressa Cecilia Paolucci, ha visto la presenza del Sindaco Vincenzo Girolami, del Presidente della Provincia Alessandro Romoli e del consigliere comunale Claudio Darida.
Ieri pomeriggio, venerdì, si sono svolte due cerimonie. La prima a Tarquinia, organizzata da Silvano Olmi presso il monumento ai Caduti di viale Luigi Dasti. Hanno partecipato il vice sindaco Luigi Serafini, la presidente del consiglio comunale Federica Guiducci, l’assessore Alberto Riglietti, i consiglieri comunali Manuel Catini e Arianna Centini. Dopo la deposizione della rosa al monumento, l’ex-comandante della polizia municipale, Romeo Manfredi Rotelli, esule da Zara all’età di due anni, ha letto la Preghiera dell’Infoibato.
La seconda manifestazione si è tenuta poco dopo a Tuscania, in Largo Martiri delle foibe, dove è stato deposto un omaggio floreale a cura della referente locale del Comitato 10 Febbraio, Valentina Rinaldi.
“Quella in ricordo di Norma Cossetto ormai è diventata una delle più grandi manifestazioni patriottiche nazionali – dichiara soddisfatto Maurizio Federici, presidente del C10F a Viterbo – e costituisce la risposta popolare a chi, ancora oggi, si ostina a negare l’esistenza delle foibe. Con questo evento vogliamo ricordare le donne afghane, ucraine e iraniane e ringrazio gli amministratori comunali che hanno partecipato alle manifestazioni.”
Comitato 10 Febbraio di Viterbo