Il gruppo consigliare del M5S ha in queste ore protocollato un lettera di diffida indirizzata al comune di Civitavecchia, all’ANAC e al Dipartimento di Funzione Pubblica, al fine di segnalare ai predetti organi la superficialità con la quale la macchina comunale si sta avviando a gestire una procedura concorsuale volta alla selezione di diverse figure professionali.
Il nostro invito è che vengano ristabilite quelle che sono le condizioni di parità di accesso al pubblico impiego sancite dalla Costituzione completamente ignorate da questa Amministrazione che si è preoccupata di garantire al solo personale già interno sia una riserva di posti pari del 20% di quelli messi a bando, sia un ulteriore vantaggio consistente nell’ esonero dalla prova preselettiva; quest’ultimo in particolare, riteniamo sia palesemente immotivato e illegittimo, come peraltro sancito dalla giurisprudenza del TAR Lazio ordinanza n. 7067/2019.
Ricordiamo inoltre che, fermo restando alle direttive ministeriali, la prova preselettiva dovrebbe recare domande basate sia sulla preparazione complessiva con riferimento alle materie indicate nel bando sia inerenti alla risoluzione di quesiti di natura logico- deduttivi, mentre nel concorso in questione sono presenti solo questi ultimi.
Infine portiamo l’attenzione su un’altra anomalia rispetto agli altri comuni in cui a garanzia della preparazione dei concorrenti è previsto lo svolgimento di due scritti, uno teorico (tema o elaborato o domande a risposta aperta) ed uno torico-pratico (atto o procedura amministrativi): ebbene, al comune di Civitavecchia invece basta un solo quiz a risposta multipla per ottenere un posto pubblico a tempo indeterminato.
Una sorta di win for life per un pubblico abbastanza privilegiato e particolarmente fortunato.
A questo punto ci chiediamo: ma chi seleziona non dovrebbe preoccuparsi oltre che di non incappare nelle irregolarità anche di reclutare una platea di candidati quanto più preparati possibile?
Gli attivisti del M5S