Doveva garantire posti di lavoro, ma ha chiuso subito i battenti.
Era stato annunciata come la cura alla disoccupazione e il volano per il porto storico. Si è invece trasformato nel più autentico dei bluff, sullo stile del cantiere Privilege, nel perfetto stile fantozziano se non fosse che sono stati utilizzati soldi pubblici e persi quei posti di lavoro che erano stati garantiti alla città. Stiamo parlando del Terminal del Gusto, opera annunciata dall’ex numero uno di Molo Vespucci Pasqualino Monti ma anche dall’attuale sindaco Cozzolino, con la regia anche del Governatore della Regione Lazio Zingaretti. Un’opera che doveva rappresentare la cartolina del made in Italy per i croceristi in arrivo al porto di Civitavecchia, all’interno del porto turistico (altra bufala) a ridosso del forte Michelangelo. Iniziativa tra l’altro, giustamente, boicottata dai commercianti locali che non erano stati affatto coinvolti: insomma quello che doveva essere un volano per l’economia civitavecchiese, si è trasformata nell’ennesimo bluff, il cui risultato è stato quello di non aver creato alcun posto di lavoro, anzi aver illuso chi credeva di aver trovato finalmente l’occupazione dopo lungo penare. Ma oltre ai posti di lavoro “millantati”, la questione che fa discutere è quella legata ai finanziamenti ricevuti. A quanto pare, infatti, il Terminal del Gusto ha goduto di finanziamenti di un certo spessore proprio dalla Pisana e sono diverse le forze politiche locali che, nelle ultime settimane, hanno dichiarato di volerci vedere chiaro. Perché oltre la beffa sarebbe un danno non indifferente; quei finanziamenti avrebbe potuto sostenere ben altre iniziative di un territorio affetto da un tasso di disoccupazione senza eguali. Il porto dei miracoli, tanto osannato dagli “amici” della carta stampata allineata, si è trasformato nel porto delle “bufale” regalate agli ignari cittadini.