Mdp. Considerazioni sulle primarie del PD
“Non va bene invece che alle primarie del PD di Civitavecchia, importante festa di democrazia e partecipazione organizzata da una forza organica a tante amministrazioni di centro sinistra, non ultima quella della Regione Lazio del Presidente Nicola Zingaretti, intervengano “spontaneamente” persone e dirigenti del centro destra e addirittura che gli stessi, “vigilino” sull’accesso al seggio di Piazzale del Pincio. Improvvisa folgorazione sulla via di Damasco o che altro, specialmente se si considera che la circostanza non ha fatto gridare allo scandalo agli addetti? Non compete a noi giudicarlo ma, a quei cittadini che hanno assistito attoniti alla circostanza, si.
Sicuramente qui a Civitavecchia, sono i risultati che raccontano piu’ delle ingiurie e del tentativo di metterla sulla “caciara” e questi, vanno analizzati oltre alla semplice apparenza data dalla conquista di un posto al Consiglio Nazionale del partito in questione. Vanno analizzati con occhio attento e, ci sia consentito, critico in via di analisi, rispetto al consenso ottenuto comunque sotto soglia rispetto il dato definitivo nazionale, che ha visto una perdita del 12% dei consensi per Renzi e invece un aumento del 14% per Orlando.
E non crediamo sia un caso, come non è stato certamente casuale che elettori o qualche Dirigente dell’oramai ex SEL, così come definiti dalla parlamentare Tidei, abbiano partecipato da liberi e sensibili cittadini alle primarie locali del Pd, per portare il proprio personale contributo per rafforzare la scelta giusta e limpida di Zingaretti di appoggiare Orlando nella corsa a Segretario del partito, come uomo di cambiamento , uomo che a priori ha escluso ogni dialogo con il centro destra per privilegiare un campo più ampio che veda rafforzata la politica di centro sinistra, l’unica che in Italia e nei territori, può fare la differenza e dare risposte alle tante criticità della società che una certa politica, ha invece drammaticamente reso realtà.
Appunto per questo, la politica non può ne deve essere personalizzazione. E’ visione ampia di crescita e aggregazione su un unico obiettivo che è il bene comune. La politica deve guardare con il massimo rispetto a chi è creditore di ascolto e di proposte e quindi ai cittadini, all’associazionismo , anche sportivo oltre ovviamente ai pensionati, ai disoccupati e a chi lavora, per un’officina di elaborazione costante di idee per il miglioramento della società. Unica luce quindi, di un faro che va preso come punto di riferimento, al di la della personalizzazione della politica che, creando in questo modo aberrazioni, produce gli effetti catastrofici propri dell’antipolitica”.
Art.5 Movimento Democratico Progressista – Civitavecchia.