CIVITAVECCHIA – Si è svolto venerdì mattina il Consiglio Comunale Aperto dedicato al phase-out e alla chiusura della Centrale Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia, prevista per il 31 dicembre 2025. Un appuntamento cruciale per fare il punto sulla situazione e individuare soluzioni concrete per il futuro della città, evitando le gravi ripercussioni economiche e sociali che questa transizione potrebbe comportare. Il consiglio è stato partecipatissimo, l’aula Pucci ha visto presenti i lavoratori, le associazioni sindacali e datoriali, le imprese, rappresentanti dell’Enel e delle istituzioni a tutti i livelli.
“L’Amministrazione ha voluto convocare questo Consiglio Comunale per fare un punto chiaro sulla situazione e per confrontarsi apertamente con tutti gli attori coinvolti. Non ci sottraiamo al confronto e vogliamo lavorare a testa bassa insieme a lavoratori, associazioni sindacali, datoriali e istituzioni per affrontare quella che è, forse, la più grande crisi che questa città abbia mai vissuto. Ora è il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità. La manifestazione di interesse licenziata dal MIMIT è una buona notizia, ma porterà i suoi frutti nel medio-lungo termine. Oggi servono risposte immediate e devono arrivare da Enel, che ha il dovere di presentare un cronoprogramma chiaro per lo smantellamento della centrale, una volta ricevute dal MASE le indicazioni sulla convenzione ambientale. È necessario che il Ministero stesso acceleri i tempi per fornire risposte certe, perché il territorio non può permettersi ulteriori ritardi. Nel frattempo, il Governo, così come ha già fatto, continuerà a lavorare incessantemente con tutte le istituzioni, con le associazioni sindacali e datoriali, per far arrivare sul territorio proposte di sviluppo che possano garantire gli attuali livelli occupazionali e il futuro di una città che deve essere protagonista di nuove opportunità. L’uscita dal carbone rappresenta un passaggio storico e Civitavecchia deve affrontarlo con determinazione, consapevole del proprio ruolo strategico”, ha dichiarato il sindaco Marco Piendibene.
Erano presenti e sono intervenuti gli Onorevoli Miele, Rotelli e Battilocchio
“Un momento istituzionale importante, partecipato, non formale, per il quale ringrazio il Sindaco Piendibene e il Presidente Di Gennaro. Le istituzioni stanno lavorando, per il proprio ambito di competenza, in stretta sinergia: dal Parlamento in questi 2 anni, con miei emendamenti, condivisi dal Governo, sono state approvate norme ad hoc su Civitavecchia (Istituzione comitato ministeriale, nomina commissario governativo per accordo di programma, riammissione di Civitavecchia nel bando per hub eolico nazionale). Non impegni di facciata, ma specifiche norme di legge dello Stato. Ora siamo a una fase cruciale, in cui dobbiamo ascoltare il grido di allarme di imprese e lavoratori, per un’azione immediata: sono certo che, come è giusto, Enel farà la sua parte e le parti istituzionali continueranno ad operare all’insegna del buonsenso e della concretezza, senza paraocchi ideologici”, ha affermato l’onorevole Alessandro Battilocchio.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’Onorevole Mauro Rotelli: “oggi abbiamo la possibilità di trasformare una crisi in un’opportunità di sviluppo economico e sociale per tutto il territorio. L’avvio della consultazione pubblica, da parte del MIMIT, rappresenta un’opportunità concreta per tracciare, insieme alle imprese, una programmazione volta a delineare un futuro sostenibile, innovativo e produttivo per Civitavecchia e l’intera area portuale. Questo è un momento cruciale per puntare su un modello di sviluppo che, grazie alla collaborazione tra le istituzioni e il mondo imprenditoriale, possa rispondere alle sfide future, tutelando l’ambiente e favorendo la crescita economica”.
Ha ribadito impegno ed attenzione l’Onorevole Giovanna Miele: “Un consiglio comunale importante per confrontarsi con la comunità su una questione di interesse collettivo: la chiusura della centrale Enel. La mia presenza è a testimonianza che vogliamo essere incisivi nelle scelte future, partendo dalla consapevolezza che i tempi stringono, così come richiesto dall’Europa. La scelta di un commissario straordinario vuole essere una strategia per velocizzare e rendere più agevoli le decisioni. La Lega si impegna attraverso i rappresentanti locali, regionali e nazionali a promuovere tutte le azioni necessarie affinché lavoratori, cittadini e imprese siano tutelati e soprattutto a rilanciare una visione di sviluppo che apra e coinvolga il più possibile a nuove fonti energetiche, sempre con pragmatismo e coraggio”.
Presente anche la Regione Lazio con la Vicepresidente con delega allo sviluppo economico Roberta Angelilli e i Consiglieri Regionali Califano, Mari, Marotta e Tidei.
La vicepresidente della Regione Lazio con delega allo sviluppo economico Roberta Angelilli ha dichiarato: “L’impegno per affrontare la fase successiva alla ormai prossima chiusura della Centrale Torrevaldaliga Nord è profondo e costante. Siamo consapevoli della grande preoccupazione che grava su lavoratori, famiglie e imprese, di fronte all’incertezza su ciò che accadrà nei prossimi mesi. Io stessa mi sono fatta promotrice di un dialogo con l’amministrazione e tutti i player istituzionali. La recente apertura della manifestazione di interesse del MIMIT per la reindustrializzazione dell’area di Civitavecchia rappresenta un passaggio fondamentale, a cui si aggiunge la riunione che ho convocato la scorsa settimana tra il Sindaco Piendibene, Enel e il MIMIT, con l’assenza del MASE. È proprio questo Ministero che dovrebbe garantire il rispetto delle priorità ambientali, territoriali e sanitarie, ed è pertanto prioritario che sia parte attiva dei tavoli di lavoro. È necessario procedere in sinergia con il MASE per sbloccare la situazione e individuare soluzioni concrete. Un passo importante è stato compiuto con l’istituzione di un commissario straordinario di governo, figura chiave per coordinare i processi tecnici e amministrativi. Proprio per questo è prioritario attivare un incontro tra MASE ed Enel. L’attenzione della Regione Lazio resta massima. Il nostro obiettivo è gestire questa fase cruciale del phase-out in modo responsabile ed efficace, tutelando il lavoro, il tessuto produttivo e il futuro di Civitavecchia.”
“Un ennesimo segnale importante da lavoratori e cittadini di Civitavecchia in un affollatissimo consiglio comunale. Il buon lavoro dell’amministrazione guidata da Piendibene, insieme a Regione e Governo, non può essere sguarnito da Enel. Enel ha la responsabilità di proporre urgentemente un progetto di uscita che risarcisca la comunità di Civitavecchia per i costi umani e ambientali pagati per decenni”, ha dichiarato il consigliere regionale Emiliano Marotta.
“La notizia che il MImIt ha avviato la consultazione pubblica per la reindustrializzazione dell’area di Civitavecchia, così come fatto già da qualche settimana per Brindisi, è un’ottima notizia e rappresenta un passaggio fondamentale per disegnare il futuro produttivo di questo territorio. Civitavecchia ha bisogno di una transizione economica che garantisca nuove opportunità di sviluppo e di occupazione. Di progetti che diano priorità alla salute dei cittadini e all’ambiente. Ci aspettiamo che si costruisca un modello di crescita che coniughi innovazione tecnologica e sostenibilità. Civitavecchia ha tutte le carte in regola per essere un laboratorio a livello regionale e nazionale. E auspichiamo che abbia una centralità in questo percorso vantando nei confronti del Paese un credito morale, sociale ed economico per aver ospitato la centrale a carbone più grande d’Italia. È necessario pertanto lavorare tutti insieme, ogni ente preposto, ogni portatore di interesse, ogni attore attivo, affinché questo passaggio epocale che sta comunque producendo una crisi sociale ed occupazionale, si trasformi in una vera opportunità per tutti. Non si lasci indietro nessuno. Non si presentino piani industriali che mettano in pericolo anche un solo posto di lavoro e i livelli occupazionali”, ha dichiarato la consigliera regionale Michela Califano.
“La sinergia instaurata tra istituzioni, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali è la migliore delle notizie uscite dal consiglio comunale di oggi. La Regione Lazio sta facendo la sua parte con la zona logistica semplificata per attirare gli investimenti, con il centro per l’impiego per formare le maestranze dando riferimenti e servizi ai lavoratori, con il consorzio industriale per programmare gli interventi. Chi deve fare il suo è proprio Enel, che ha la responsabilità di garantire con i fatti e non con i ‘vedremo’ i lavoratori, lastricando di certezze la transizione dei prossimi mesi”, ha dichiarato la consigliera regionale Emanuela Mari.
Nel suo intervento anche la Consigliera Regionale Marietta Tidei ha sottolineato “a grande sinergia con la quale i diversi livelli istituzionali, anche di diverso colore politico, stanno affrontando questo complicatissimo momento. All’inquietudine di lavoratori e imprese dobbiamo rispondere con grande concretezza. Tante iniziative sono state messe in campo da Governo, Regione e Comune, a partire dalla manifestazione d’interesse per ricercare investitori, emanata dal MIMIT, ora c’è da far presto per far sì che coloro che aderiranno trovino condizioni favorevoli d’investimento. Spiace rilevare però che l’Enel non sia stata coerente con gli impegni assunti ai vari tavoli. Doveva garantire lavoro per le nostre imprese durante questa fase di transizione e invece ha tagliato il budget sulle manutenzioni. Non ha ancora risposto sulle aree da mettere a disposizione di quegli investitori che hanno già manifestato la loro disponibilità ad intervenire. Sui lavori di messa in sicurezza e lo smantellamento, complice il ritardo del Ministero dell’Ambiente nelle risposte, non c’è alcuna certezza. È necessario che tutti facciano la propria parte.”
L’amministrazione comunale ribadisce che questa è una fase cruciale e che gli sforzi dovranno concentrarsi su quanto emerso dal confronto di oggi: risposte immediate, ammortizzatori sociali, continuità lavorativa e, contemporaneamente, progettualità per il futuro. La chiusura della centrale deve rappresentare un’opportunità di sviluppo e non un’emergenza sociale. Il Comune, insieme alle istituzioni regionali e nazionali, continuerà a lavorare affinché questa transizione non lasci indietro nessuno, garantendo un futuro produttivo, sostenibile e stabile per Civitavecchia e il suo tessuto economico e sociale.
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