Nella riunione di venerdì pomeriggio tenutasi presso la sezione di Campo dell’oro, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha voluto portare un proprio contributo che è stato consegnato al segretario Ferri e che riteniamo possa concorrere a definire l’impalcatura che dovrà sorreggere il programma per le elezioni Amministrative del 2019.
Il PD di Civitavecchia deve poter descrivere la città per come vorrebbe cambiarla, migliorarla, recuperando il tempo e le occasioni perse in questo quinquennio a guida 5 stelle. Il compito che ci affida il nostro elettorato è quello di realizzare un programma che miri a fornire il quadro, quanto più nitido possibile, di una comunità che torni ad essere tale recuperando quel senso di appartenenza che si è inevitabilmente appannato anche in ragione di un crescente degrado, dei luoghi ma anche dei servizi, che ha mortificato la dignità ed il decoro di ogni civitavecchiese
Il gruppo consiliare del Partito Democratico darà certamente il suo contributo di idee ed esperienza per il “cantiere” del programma elettorale che ormai non può più essere rimandato. Un primo appuntamento per cogliere i gli spunti iniziali utili alla costruzione di una piattaforma di proposte e priorità per lo sviluppo e la crescita della città si è concretizzato proprio con l’attivo di venerdì scorso. Dopo questo primo passo, auspichiamo che si possa procedere speditamente ricercando il massimo coinvolgimento degli iscritti e la partecipazione dei cittadini, dei rappresentanti dell’associazionismo culturale e della solidarietà, del volontariato, del mondo dei diritti e della tutela del lavoro, delle organizzazioni imprenditoriali e di categoria.
Crediamo, inoltre, che preliminarmente si debbano stabilire le direttrici attorno alle quali sviluppare le tante idee che emergeranno dai prossimi incontri. Tracciare concetti base per “dare un’anima” al nostro futuro programma per renderlo organicamente e metodologicamente accessibile a tutti:
il concetto di “Città solidale” con l’ascolto dei cittadini e la considerazione profonda dei loro bisogni, per una migliore programmazione dei servizi, la rete con l’associazionismo del terzo settore;
il concetto di “Città fruibile” per l’estensione di una maggiore vivibilità integrata al miglioramento della viabilità e degli spazi urbani, il miglioramento degli standard ambientali;
il concetto di “Città fiorente” che mira all’interazione tra reti, sapere e innovazione, che comprende ogni tematica che si prefigge il rilancio dell’economia e dell’occupazione sul nostro territorio, la risorsa del porto, la riconversione delle aree non più produttive;
il concetto di “Città giovane” che guarda alle nuove generazioni con l’obiettivo di creare nuovi spazi aggregativi, rinnovate opportunità ed occasioni di valorizzazione delle diverse attitudini.
Ovviamente si tratta solo di una proposta di massima che deve raccordarsi alla necessità di sviluppare tante altre proposte sui temi di urbanistica, ambiente, economia, servizi a rete, piano della mobilità, infrastrutture, welfare, sport, diritto alla salute ed assistenza, lavoro, innovazione, ricerca, università, cultura come strumento di coesione sociale, le politiche giovanili.
Con l’obiettivo di realizzare ciò che verrà scritto sul nostro programma, per creare i presupposti della rinascita e di una nuova crescita della nostra città.
Piendibene, Stella, Di Gennaro, Mecozzi