Bello e proficuo, il convegno on line organizzato dalla Cgil “Civitavecchia oltre il fossile“. Grazie alla Segretaria Territoriale, Stefania Pomante che ha voluto dare una ulteriore spinta al faticoso percorso che Civitavecchia sta costruendo per il suo futuro. Questo è il sindacato di strada che piace a noi. Un convegno che ha avuto un respiro nazionale, che sancisce l’importante scesa in campo della CGIL nazionale, significativo l’intervento della vicesegretaria della CGIL Gianna Fracassi e che ha visto la partecipazione di personalità importanti del mondo ambientalista e imprenditoriale. Il Presidente di Greenpeace, la Regione Lazio, il Sindaco di Civitavecchia, il Presidente dell’Autorità Portuale, Unindustria, CNA, Legacoop, Federlazio. Tutti gli interventi hanno confermato che la strada da seguire è quella tracciata: NO al gas, si all’Offshore eolico galleggiante, ambientalizzazione del porto, Civitavecchia polo di ricerca e distretto delle rinnovabili. Finalmente si inizia a parlare di cose concrete. Il progetto dell’offshore eolico con relativi accumuli di batterie, illustrato dall’Ing. Severini è credibile e possibile, anche perché coperto economicamente. Interessante la proposta di Unindustria di dare vita ad un osservatorio per lo sviluppo, luogo in cui le istituzioni, Regione, Comune, Autorità Portuale, insieme alle forze sociali e datoriali collaborino per agevolare la concretizzazione dei progetti presentati, ad iniziare dall’individuazione degli spazi portuali più idonei per realizzare la filiera legata all’assemblaggio e produzione di pale eoliche. Proposta subito ripresa dal rappresentante della Regione Lazio, che ha confermato l’interesse per l’offshore eolico con relativa produzione di idrogeno verde e trasformazione di Civitavecchia in un distretto delle energie rinnovabili. Bene Federlazio per l’hydrogen valley. Bene il progetto ZEPHyRO, piccolo esempio di come ambientalizzare il porto con la produzione di energia rinnovabile dal fotovoltaico insieme all’offshore eolico, che da solo sarebbe, però, un contentino non accettabile. Queste proposte sono fattibili ognuna in funzione dell’altra, sono inscindibili e inseparabili. L’insieme di tutto questo è il progetto futuro che serve al territorio. Offshore eolico, ambientalizzazione del porto, bonifica di TVN, produzione di idrogeno verde, distretto delle rinnovabili. Il territorio è pronto e si è dichiarato in tutte le sue rappresentanze, adesso ai livelli superiori della politica il compito di portare avanti le giuste istanze. Un altro futuro è possibile.

Comitato SOLE, #mirifiuto, Spazio Solidale, Piazza048, Bio Ambiente Tarquinia, Collettivo No al Fossile, Forum Ambientalista, Rete delle Associazioni, A.S.D. Nessuno Escluso, Il Paese che Vorrei, Città Futura e Fridays for Future – Civitavecchia

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