Coronavirus, 116 posti con i nuovi reparti Covid
Il piano della Asl: L’ospedale si trasforma per reggere l’urto dell’emergenza a cui saranno completamente dedicati anche il reparto di Medicina, la Rsa Madonna del Rosario e 16 stanze della clinica Siligato.
Due anziani sono morti al San Paolo mentre sono tre i nuovi casi di positività comunicati.
CIVITAVECCHIA – Ancora due decessi al San Paolo e tre nuovi casi positivi sul territorio. Si tratta di due donne di 82 e 83 anni che erano ricoverate nel reparto di medicina generale dell’ospedale. Tra i 3 nuovi casi ci sono due operatori sanitari della rsa Madonna del Rosario. Numeri meno elevati ma comunque drammatici e che confermano l’insistere dei due cluster, quello di medicina e quello della rsa.
Ma la Asl si sta muovendo proprio in tal senso con il direttore generale Giuseppe Quintavalle che ha spiegato: «Questa settimana teoricamente ci si aspetterebbe qualche caso in più. Ad oggi – ha rassicurato – Civitavecchia reagisce bene e risponde in maniera egregia pur avendo avuto numerosi casi». Il San Paolo si trasforma per reggere l’urto dell’emergenza anche grazie all’infettivologa Gherardi appena entrata in servizio. Il reparto di medicina diventa un reparto covid ad intensità medio-alta da 40 posti.
«Si è cercato di razionalizzare il percorso dei malati all’interno dell’ospedale – ha detto il direttore del Dea Marco Di Gennaro – tutto medicina sarà dedicato ai pazienti positivi al coronavirus in modo che siano tutti concentrati. Ma la cura e la prevenzione cominciano dal pronto soccorso dove ci sono due vie separate. I pazienti che presentano sintomi respiratori faranno un percorso separato con un triage protetto». Se il paziente sta sostanzialmente bene attenderà i risultati del test nella tenda della Protezione civile o in altri 4 posti dedicati nella piastra ambulatoriale. Se hanno problemi respiratori gravi saranno in pronto soccorso in stanze isolate. Se sono moderatamente stabili verranno assistiti in medicina, se invece devono essere stabilizzati saranno mandati nell’Obi che è stato trasformato in un repartino sub-intensivo.
«Abbiamo creato un percorso virtuoso – ha continuato Di Gennaro – ora arriuveranno i test rapidi che saranno effettuati anche a livello di triage praticamente su tutti». Un lavoro importante da parte di tutta la direzione aziendale. Nella clinica Siligato saranno messi a disposizione 16 posti letto per positivi asintomatici senza domicilio o nell’impossibilità di recarvisi. Intanto hanno preso servizio 7 importanti figure e si tratta di 7 medici e di 1 psicologa (1 medico di patologia clinica, 1ostetrica, 1 oncologo, 1 medico legale specializzando al 4° anno di igiene, 1 medico di igiene, 2 chirurghi), si attende anche l’arrivo di 1 biologa.