Celebrity Constellation ad aprile salterà la tappa di Civitavecchia riposizionandosi su Barcellona. Come cambiano gli scenari nel Mediterraneo.
CIVITAVECCHIA – Quello che si temeva nelle scorse settimane sembra ormai concretizzarsi, in modo preoccupante. L’allarme coronavirus, infatti, sta rimettendo in discussione gli itinerari delle crociere nel Mediterraneo con ripercussioni negative, in particolare, per Italia.
Già ieri infatti la Royal Caribbean ha comunicato di aver annullato le soste a Civitavecchia dell’8 e del 16 aprile prossimo della Celebrity Constellation, dirottandola molto probabilmente a Barcellona o ad Atene. Questo almeno per il mese di aprile, poi si vedrà, considerata la continua evoluzione dell’emergenza coronavirus.
Un problema, quello legato alle crociere, che non sembra riguardare una sola società armatoriale. Anche Carnival, a quanto pare, starebbe valutando iniziative simili: il rischio è un effetto domino assolutamente da scongiurare, con le altre compagnie che, a catena, potrebbero decidere di muoversi sulla stessa strada, abbandonando temporaneamente Civitavecchia e l’Italia in generale, preferendo quelli che, al momento, potrebbero rappresentare lidi più sicuri.
Un contraccolpo difficile da digerire, soprattutto se si pensa che il settore delle crociere è quello che, a Civitavecchia, tiene rispetto ad una situazione di crisi evidente, con un calo del traffico merci sostanziale.
Cancellazioni e navi dirottate su altri scali significa ulteriori difficoltà per un porto che già deve affrontare, quotidianamente, numerose vertenze, in termini economici ed occupazionali. Perdere anche l’ultima ancora di salvezza rappresentata dal segmento delle crociere è un’ipotesi assolutamente da scongiurare, anche se è il mercato a dettare le regole. Certo l’edizione 2020 del Seatrade Cruise Global, la più importante fiera al mondo dell’industria crocieristica, in programma dal 21 al 23 aprile a Miami e al momento confermata, potrebbe fornire delle risposte in più su quello che sarà lo scenario futuro per le crociere ed il loro posizionamento nel Mediterraneo. Quello che preoccupa è la situazione estiva, e soprattutto per il Mediterraneo dove le prenotazioni per l’estate 2021 e 2022 sono diminuite già del 40%: prima dell’effetto coronavirus, alla fine di gennaio , la stagione si stava profilando come una delle più richieste. Anzi, il 2020 veniva indicato come l’anno record per il settore. E Civitavecchia, in questo contesto, avrebbe giocato ancora una volta un ruolo da protagonista. Cosa accadrà ora? Che tipo di ripercussioni si verificheranno? È ancora presto per dirlo, al momento di certo ci sono queste due cancellazioni. Ma se la strada intrapresa dalle compagnie sarà questa, allora non sarà solo il settore ad affondare, ma le conseguenze le pagheranno in tanti, lavoratori portuali a tutti i livelli, guide turistiche, trasporti, commercianti e tutti coloro che ruotano attorno alle crociere.