Coronavirus: fino al 15 marzo scuole chiuse
Lo ha deciso ieri l Governo per cercare di contenere la diffusione: sospesi anche tutti gli eventi che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Tutti negativi i tamponi effettuati al San Paolo. La Asl invita a non affollare il pronto soccorso e l’ospedale.
CIVITAVECCHIA – Scuole di ogni ordine e grado e università chiuse fino al 15 marzo. Una decisione del governo che impatta fortemente sulla quotidianità ma che, come ha spiegato il premier Giuseppe Conte, dovrebbe avere un effetto di ritardo o contenimento della diffusione del coronavirus. Sospesi anche «eventi – si legge nel decreto del Consiglio dei ministri – e manifestazioni di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza itnerpersonale di almeno un metro». Intanto a Civitavecchia non si sono ancora registrati casi di infezione da covid19 e i due tamponi effettuati nella serata di martedì all’ospedale San Paolo sono risultati negativi. Dai vertici della Asl Roma 4 hanno spiegato che si è trattato di semplice attuazione dei protocolli previsti secondo le disposizioni regionali. L’azienda, infatti, «sottopone a tamponi, sia nei Ps che sul territorio, i pazienti che rientrano nei criteri di sospetto. Ad oggi – sottolineano – sono stati effettuati decine di tamponi tutti con esito negativo e vengono tenute in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva circa 50 persone distribuite nei 4 distretti della Asl». Da qui un nuovo invito a non affollare inutilmente il pronto soccorso del nosocomio cittadino e a «consultare il medico curante e i numeri istituzionali 800118800 – 1500 – 118 se presenti sintomi febbrili e respiratori e in caso di possibili contatti con persone provenienti da zone in cui sono presenti casi di coronavirus. Non recarsi in pronto soccorso – ribadiscono dalla Asl Roma 4 – ma avvisare il medico di famiglia o il dipartimento di prevenzione tramite i centralini degli ospedali o tramite i numeri di telefono pubblicati sul sito internet della Asl alla voce coronavirus». Proprio all’ospedale San Paolo, vicino al pronto soccorso, ieri sono iniziate le operazioni di montaggio della famosa tenda a ossigeno, «una tensostruttura – hanno sottolineato dalla Asl Roma 4 – che sarà gestita da personale formato che servirà a un pre-triage per tutti quei casi dubbi che richiedono un percorso differenziato».