Prima riunione del gruppo di lavoro sul 2019-CoV: attivate tutte le misure del caso.
CIVITAVECCHIA – Anche la Asl Roma 4 si prepara a far fronte ad un eventuale emergenza Coronavirus. Un virus che ha fatto più di 80 vittime in Cina, 76 solo nella provincia Hubei, con quasi 3mila persone contagiate. Numeri che spaventano e che rischiano di scatenare una psicosi collettiva. Attualmente al di fuori della Cina sono pochi i casi di contagio, otto in Thailandia e Hong Kong, cinque in Usa, Australia, Taiwan e Macao, quattro in Giappone, Singapore e Malesia, tre in Francia e Corea del sud, due in Vietnam e uno in Canada e in Nepal. Per ora nessun decesso fuori dalla Cina e l’Organizzazione mondiale della sanità parla di un’emergenza locale e non globale. La guardia però rimane alta, anche a Civitavecchia. Ieri, infatti, presso la direzione sanitaria dell’ospedale San Paolo si sono riuniti i componenti del “Gruppo di lavoro – polmonite da nuovo Coronavirus (2019-nCoV)”.
Un incontro per analizzare le linee guida del Seresmi-Inmi “Lazzaro Spallanzani” e per parlare delle indicazioni della Direzione regionale salute ed integrazione sociosanitaria Area della salute e prevenzione. «Sono state delineate le procedure per la gestione dell’evento e definiti i percorsi ospedalieri – spiegano dalla Asl – è stato individuato il fabbisogno dei presidi necessari per una sicura e corretta gestione dei casi sospetti che dovessero giungere in ospedale; sono stati definiti i rapporti con le altre istituzioni (Comune, Capitaneria di porto, Usmaf); i componenti del gruppo di lavoro hanno condiviso l’opportunità di un coinvolgimento di un rappresentante della comunità cinese». Ora seguirà immediatamente la fase successiva, ovvero la formazione del personale sulle linee guida e la preparazione dei vari dispositivi di sicurezza. Al San Paolo è già presente un servizio di interpretariato diretto in cinese.
«Allo stato attuale – concludono – il tavolo intende tranquillizzare la popolazione rispetto al rischio di epidemia da Coronavirus nel nostro territorio». Dall’azienda sconsigliano di recarsi in Pronto soccorso per sintomi ascrivibili a normale influenza «se non in caso di diretti contatti con persone provenienti da Whan o da altre regioni nelle quali si sono verificati casi di infezione da nuovo Coronavirus». All’incontro era presente il consigliere Massimo Boschini: «Avviato un primo monitoraggio preventivo dei traffici». Il tavolo si riunirà nuovamente la prossima settimana.