Coronavirus, oggi altri 100 tamponi in carcere
Focus sull’indagine epidemiologica. Da lunedì sierologici sulle forze dell’ordine.
CIVITAVECCHIA – Due decessi, un nuovo caso di covid19 e cinque guariti a Civitavecchia. È il bilancio comunicato ieri dalla Regione Lazio. Si interrompe la striscia positiva di giornate senza nuovi casi ma i numeri restano fortunatamente bassi. Dati positivi oscurati però dal decesso di un 97enne, proveniente dalla Rsa Bellosguardo, al Pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia. È morto anche un uomo di 81 anni di Cerveteri paziente dell’Hospice di via Braccianese Claudia. Per quanto riguarda i cinque guariti, due di loro sono operatori sanitari dell’ospedale mentre altri due sono operatori della Rsa Madonna del Rosario. Numeri che fanno ben sperare nonostante, come sottolineato anche dal primario del Pronto soccorso Beniamino Susi, la guardia rimanga alta per capire se ci sarà o meno una seconda ondata di covid19. Intanto in ospedale si lavora per il ritorno alla normalità con la chiusura del reparto covid dedicato di medicina per la metà del mese. Asl e Regione proseguono anche i controlli sulle varie strutture del territorio con il prezioso ausilio delle Usca-r al lavoro sull’indagine epidemiologica. «Siamo stati in carcere – ha spiegato il rappresentante nelle Usca-r per la Asl Roma 4 Mauro Mocci – dove saremo di nuovo domani (oggi, ndr) per effettuare altri 100 tamponi, inoltre ci stiamo organizzando per i test sierologici sulle forze dell’ordine». Come annunciato infatti dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato si sono concluse le procedure della gara ad evidenza pubblica e da lunedì «partiranno i 300 mila test sierologici – ha spiegato – per effettuare l’indagine di sieroprevalenza su tutti gli operatori sanitari, compresi i medici di medicina generale, pediatri e farmacisti, per una platea di oltre 100 mila soggetti e per le Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Esercito – ‘Strade Sicure’, Guardia Costiera, Polizia Penitenziaria) per un totale di oltre 60 mila operatori inoltre per tutte le Rsa sia gli ospiti che i dipendenti. L’indagine partirà da lunedì per gli operatori sanitari e per le forze dell’ordine si partirà dalla Guardia di finanza». In queste settimane sono state controllate ripetutamente Rsa e strutture del territorio per evitare nuovi focolai ora si passa al carcere dove oggi saranno effettuati altri 100 tamponi sui detenuti e poi saranno effettuati i test sierologici sulle forze dell’ordine come Polizia penitenziaria, Polizia e Carabinieri. «Per alcuni – ha continuato Mocci – sarà effettuato il prelievo mentre per altri il test rapido, una scelta per diversificare. In carcere sui personale che ha già effettuato il tampone sarà fatto il test sierologico». Nel mirino anche il personale sanitario, non solo quello della Asl. Azioni necessarie «per fare una mappatura – ha sottolineato Mocci – di chi ha avuto il virus. Inoltre se si trova presenza di IgM si fa anche il tampone per capire se il soggetto è guarito o se può trasmettere ancora il virus». Intanto Mocci è anche al lavoro sulla piattaforma “Lazio doctor per covid” che permette di monitorare a distanza i pazienti positivi registrati all’app o al portale. «Stiamo continuando a lavorarci – ha detto Mocci – e ritengo che la piattaforma in questa fase due sarà ancora più importante perché sembra che le persone si siano rilassate, quasi si siano dimenticate di quello che c’è stato, ma chi è del mestiere, chi è deputato a monitorare la situazione – ha concluso – deve prestare ancora più attenzione». intanto dalla Asl Roma 4 spiegano che, su tutto il territorio, «dall’inizio dell’epidemia sono guarite 420 persone e sono stati effettuati 9053 tamponi. Al personale sanitario dell’intera Asl è stata effettuata la percentuale del 56,60%di tamponi sul totale del personale sanitario. 7513 persone sono in sorveglianza mentre 6385 sono uscite dalla sorveglianza».