La Regione Lazio ha comunicato 15 nuovi casi nel territorio della Asl Roma 4.

CIVITAVECCHIA – Sono sei i nuovi casi positivi al covid19 a Civitavecchia. La Regione Lazio ha appena comunicato i nuovi casi positivi riscontrati oggi nel territorio della Asl Roma 4. Si tratta di 15 casi così distribuiti: 6 a Civitavecchia, 5 ad Allumiere, 1 a Cerveteri, 1 a Santa Marinella, 1 a Campagnano, 1 a Fiano Romano. Deceduto un uomo di 69 anni di Riano ricoverato al Covid Columbus. Per quanto riguarda i positivi di oggi, fortunatamente soltanto uno di di loro è un operatore di radiologia dell’ospedale San Paolo. Tra i nuovi casi di Civitavecchia, però, c’è anche un paziente dell’Hospice. Gli altri sono tutti sul territorio e si trovano in isolamento domiciliare.

Come spiegato ieri in un video aggiornamento congiunto del sindaco Ernesto Tedesco e del consigliere d’opposizione Carlo Tarantino i numeri elevati di operatori positivi sono strettamente legati all’alto di tamponi effettuati nel nosocomio cittadino. “So per certo – ha detto Tarantino – perché mi è stato comunicato che sono stati sottoposti a tampone tutti gli operatori di pronto soccorso, medicina, cardiologia, radiologia e ostetricia ginecologia.

La Asl Roma 4 in aggiunta alle operazioni di sanificazione che vengono effettuate giornalmente in tutte le strutture aziendali, effettuerà domani un ulteriore intervento di sanificazione presso i reparti di ginecologia, ostetricia, nido e pediatria.

11 positivi, 5 sono operatori sanitari. Caos per l’audio whatsapp virale che dipinge una situazione drammatica al San Palo. La Asl Roma 4: “Gravi dichiarazioni di cui si dovrà rispondere”.

CIVITAVECCHIA – Torna a salire il numero dei positivi al covid19 a Civitavecchia. Un’altalena che continua a preoccupare. Sono 11 i nuovi casi e ben 5 di loro sono operatori sanitari dell’ospedale San Paolo. Nei 24 casi giornalieri segnalati dalla Regione Lazio sono inclusi i 4 neonati, e le loro mamme, trasferiti al Bambino Gesù. In città c’è molta preoccupazione per lo stato del San Paolo perché si parla di operatori di vari reparti contagiati e non soltanto di quelli della “prima linea”.

Ma per la direzione aziendale non c’è da preoccuparsi. «Il numero di positivi tra gli operatori – ha spiegato il direttore sanitario del polo ospedaliero Antonio Carbone – è dovuto all’alto numero di tamponi che abbiamo effettuato in questi giorni. Non c’è nessuno rischio di chiusura dell’ospedale. La cosa fondamentale è tenere sotto controllo i percorsi».

Come detto ieri, infatti, l’azienda sta proseguendo con le assunzioni di personale per rimpolpare le fila.

Intanto sta circolando un audio Whatsapp di una presunta dipendente della Asl che invita i cittadini a non recarsi in ospedale parlando di una situazione drammatica e sfuggita di mano al San Paolo. “Ci corre l’obbligo precisare che nell’ospedale San Paolo sin dall’inizio dell’epidemia, poi divenuta pandemia, si sono applicati tutti i protocolli e le direttive nazionali e regionali di volta in volta adottate. Far passare la direzione aziendale dell’Asl – scrivono dall’azienda sanitaria locale – per persone irresponsabili che mettono in pericolo la salute dei cittadini è molto grave e di queste gravi dichiarazioni sarà chiamato a risponderne colui che le ha divulgate. È inoltre da stigmatizzare il comportamento della persona che ha diffuso il nome del medico citato nel messaggio. Si specifica inoltre che contrariamente a quanto contenuto nel messaggio oggetto di divulgazione, i dati comunicati dalla Asl Roma 4 non sono stati mai alterati dall’azienda sanitaria, tali dati sono inviati giornalmente al Seresmi e alla Regione Lazio, e su richiesta della stampa locale, l’ufficio comunicazione giornalmente fa una distinzione tra casi di cittadini contagiati sul territorio, e operatori sanitari contagiati. Si evidenzia altresì che il dato elevato di riscontri di casi positivi, è chiaro indice di virtuosismo da parte della Asl, che si sta prodigando nell’effettuare tamponi per una media superiore ad altre realtà con maggiore densità di popolazione. In particolare la Asl nel’ultimo periodo ha iniziato un lavoro capillare sul personale dell’ospedale San Paolo – concludono dalla Asl Roma 4 – e presso le altre strutture sanitarie del territorio, per individuare casi di positività tra gli operatori sanitari. Casi che, ricordiamo, se riscontrati positivi sono stati posti in isolamento per la sicurezza della salute pubblica, nell’immediato”.

Civonline

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