COS’È LA REALTA’ PER NOI? di Alessandro Spampinato

Siamo davvero sicuri di percepire la realtà e conoscerla? Siamo proprio sicuri di avere un rapporto corretto con la realtà? Sono domande assai difficili, anche perché se così non fosse vorrebbe dire che siamo tutti dissociati. Fortunatamente le cose non stanno in questo modo, anche se la risposta a queste domande non è certamente un sì. Studi scientifici confermano non solo che noi percepiamo la realtà attraverso i nostri 5 sensi  ma anche che tutte le informazioni che ci arrivano da essi vengono elaborate e rielaborate dal nostro sistema cognitivo. Se prendiamo in esame i nostri 5 sensi possiamo già comprendere il primo enorme problema nei confronti della realtà. Sappiamo che nel regno animale c’è chi vede in bianco e nero, chi dieci volte più grande di noi, c’è chi ha la visione capovolta e chi non vede con gli occhi ma con un sistema radar interno e chi ha una visione multipla. Pur usando lo stesso strumento percettivo chi tra tutte queste variazioni vede la realtà per come è? E se i cinque sensi di qualsiasi specie vivente non fossero strumenti adatti per vedere esattamente la realtà? Se a questo ci aggiungiamo che quello che registriamo attraverso i cinque sensi viene elaborato e rielaborato e interpretato e che il segnale in ingresso da fotoni e frequenze sonore viene trasformato in segnale elettrico e bio-chimico e poi nuovamente trasformato in suono o immagine nella nostra mente, possiamo ragionevolmente dire che noi percepiamo non la realtà ma la nostra realtà, ovvero la realtà dal nostro punto di vista umano e personale. Fa quasi paura l’idea che potremmo vivere nella nostra illusione collettiva e personale e che allo stato attuale non sappiamo proprio nulla né di noi né della natura né dell’universo. Ecco perché i saccenti, i narcisisti intellettuali, i guru, le persone dall’Ego borioso e ingombrante sono fastidiose e profondamente stupide! L’unico atto intelligente e onesto è ammettere di non sapere. E’ arrogante o in mala fede chi vende sistemi interpretativi della realtà, saperi occulti e pseudo esoterici o mistici, chi si arroga il diritto di giudicare in nome di una presunta verità. Mentono tutti sapendo di mentire! Basta esercitare un pochino il ragionamento e andare a informarsi per accorgersi che nel mondo, che conta 7 miliardi di abitanti, oggi esistono ben 30.547 religioni, dottrine, scuole filosofiche, credenze, sette e culti tribali così distribuiti: 1) Cristiana: 2.400.000.000 fedeli, divisa in 5 correnti: Cattolica 1.300.000.000; Protestante 550.000.000; Ortodossa 225.000.000; Anglicana 73.000.000; Orientali (Nestoriane e Neofista ecc.) 72.000.000. Esistono inoltre altre 56 Chiese e 175 Istituzioni cristiane varie. 2) Maomettana (Islam): 1.500.000.000 fedeli, divisa in 3 correnti principali: Sunniti, Sciiti, Kharigiti oltre a 65 movimenti e 145 sette varie. 3) Ebrea: 15.000.000 fedeli, divisa in 3 grandi correnti e 12 tribù religiose. 4) Induista: 1.000.000.000 di seguaci, divisa in 2 grandi correnti: Visnuismo con 580 milioni, Sivaismo con 220 milioni, e altre 1256 sette con 200 milioni. 5) Buddhista: 576.000.000 di seguaci, divisa in 3 grandi Dottrine Filosofiche, con all’interno 1680 sette varie. 6)  Taoista: 400.000.000 di seguaci divisa in 3 grandi correnti e sette varie.7) Confuciana: 237.000.000 di seguaci divisa in 8 correnti, 840 Scuole di pensiero politico-religioso. 8) Scintoista: 100.000.000 di seguaci (soprattutto in Giappone). 9) Culti tribali e animistici: 405.000.000 di seguaci con 26.397 cerimoniali indigeni diversi. 10) Atei con nessuna credenza: 1.070.000.000. Alla luce di questo smisurato oceano di credenze religiose per lo più tra loro in contraddizione e incompatibili, dovremmo tutti chiederci con umiltà se davvero abbiamo capito qualcosa della realtà oppure ci costruiamo sistemi interpretativi, più o meno razionali, per illuderci di sapere qualcosa e tirare a campare. Di certo dovremmo tutti diffidare di chi ci vende verità o percorsi salvifici e imparare, essendo adulti e per quanto possibile, a esplorare e conoscere il mondo in prima persona, sapendo che possiamo solo farci un’idea soggettiva di ciò che siamo e ci accade e provare ad essere felici in questo meraviglioso viaggio che è la vita, in questo incredibile mistero dell’universo di cui facciamo parte.

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