COS’E’ L’AMORE? di Alessandro Spampinato

Ci si interroga spesso su cosa sia l’amore. Si interrogano i poeti, i romanzieri, i filosofi, gli psicologi, gli innamorati. Dopo millenni di studi e di ricerche ancora non esiste una definizione univoca e esaustiva. Ma non ci si deve scoraggiare. L’amore è un’esperienza che viviamo tutti nel corso della vita anche senza bene cosa sia. Innanzitutto parliamo di amore e non di eros. E già questo ci semplifica la vita. Poi parliamo di amore come ideale e non di amore reale, perché quello che viviamo nella realtà è condizionato dal vissuto personale, dalla cultura, dagli schemi affettivi che portiamo dal nostro passato. L’Amore con la A maiuscola, per intenderci, è un concetto cui tendere e cui tutti, più o meno consapevolmente, rincorriamo come idea di felicità, pienezza e compiutezza. Essendo un concetto ideale, è opportuno rifarci a dei simboli che nella storia millenaria dell’uomo sono stati scelti per rappresentare sensibilmente qualcosa che non è un oggetto. Simboli che vengono tutt’ora usati dagli innamorati e dai pensatori per esprimere una spinta interiore, una luce che apre una visione nuova e inebriate alla coscienza, una forza che ci possiede e ci muove ad azioni nobili, alla gentilezza, alla bontà. Così, nel linguaggio comune, troviamo espressioni come: “sei la luce dei miei occhi”; “vita mia”; “sei il mio sole” o “un raggio di sole”; “mi scaldi il cuore”, ecc. se vogliamo esprimere il nostro sentimento regaliamo una rosa rossa, se vogliamo rappresentare la purezza del nostro amore usiamo il colore bianco, o il fiore di loto. L’amore ideale, non sporcato dalla realtà e dalla mente, ha a che fare col cuore, e viene associato al sole, alla luce, al fiore di loto e alla rosa rossa. Il sole è il centro del nostro sistema planetario, tutti i pianeti ruotano intorno a lui. Con la sua luce dirada le tenebre, illumina, scalda e permette la vita attraverso i diversi cicli naturali, così le stagioni e la scansione del tempo. È il centro di tutto il sistema e lo regge donando e permettendo così la vita. Tutto questo senza curarsi delle differenze tra le persone e i fatti che li riguardano. Non fa distinzioni di colore di pelle, di estrazione sociale e culturale, di provenienza geografica e religiosa, non fa distinzione tra buoni e cattivi. Ogni mattina lui sorge e porta luce, calore e vita a tutti. Inoltre, fa tutto questo consumando se stesso e non chiedendo nulla in cambio a nessuno, nè riconoscenza, né alimento alcuno, tantomeno denaro. Nessuno paga la bolletta al sole per l’energia che ci dà. Le caratteristiche del simbolo del sole ci fanno capire che l’amore ideale, che tutti noi cerchiamo, è a prescindere! L’amore ama e basta, è questa la sua natura. Non bada al merito, non si cura dei difetti, non chiede niente, non si aspetta niente. Si consuma da sé, è il centro di tutto e vuole donarsi. Così il fiore di loto ci parla di altre caratteristiche. A differenza di tutti gli altri fiori, infatti, quando il loto inizia a germogliare, si trova sotto l’acqua sporca di laghi o piccoli stagni, circondato da fango e melma e tormentato da pesci e insetti. Nonostante queste condizioni, il fiore di loto si fa forza e, crescendo, sale verso la superficie dell’acqua. E’ ancora solo un gambo con alcune foglie e un piccolo baccello. Col tempo lo stelo continua ad allungarsi e il baccello lentamente emerge dall’acquitrino. E’ allora che il loto comincia ad aprirsi, petalo dopo petalo, nell’aria pulita e nel sole. Il fiore di loto è pronto per appagare gli occhi di tutto il mondo. Nonostante sia nato in acque torbide, scure, dove la speranza di una vita bella sembra lontana, il loto cresce, supera le avversità e, ironia della sorte, quella stessa acqua sporca che lo ha visto germogliare si pulisce man mano che esso emerge. Quando il loto si apre, non una macchia di fango o sporcizia rimane esternamente. E’ puro, luminoso e bello. Il loto è un simbolo potente e bello di risveglio, di rigenerazione interiore, di trasformazione. L’amore ideale, quando nasce in noi (lo stagno), nelle nostre emozioni e passioni (fango e melma) e nei nostri pensieri (pesci e insetti), fa riemergere la nostra coscienza alla luce del sole e all’aria candida, innocente e bella. Infine la rosa. È questo un fiore rosso come il sangue, il suo bocciolo è a forma di cuore e ha le spine che pungono e fanno male a sua difesa. La rosa rappresenta il cuore, centro della nostra vita, fragile, delicato, che va difeso per non essere offeso e non morire. La natura dell’amore è questa. L’amore si dona e si consuma da sé e per sé, a prescindere da tutto! Vince gli elementi grezzi e le avversità per rivelarsi nella sua bellezza e purezza rigenerandoci, va difeso perché fragile, abita nel cuore e anima il sangue che ci scorre nelle vene. E’, dunque, l’essenza della nostra vita.

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