“Il diritto alla salute è sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana dove si stabilisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Concetti bellissimi, moderni e progressivi, smentiti, purtroppo, clamorosamente dall’azione delle forze politiche che ci governano e che, tagliando servizi, posti letto e bloccando le assunzioni, si muovono in direzione diametralmente opposta a quanto stabilito dalla Costituzione  (quella stessa Costituzione che volevano cambiare) e disattendono quotidianamente i diritti fondamentali dell’essere umano.
Non basta vivere in una delle città più inquinate d’Italia a causa delle scelte politiche scellerate delle Amministrazioni, passate e presenti, responsabili, a vario titolo, delle enormi problematiche igienico-sanitarie dovute ai fumi provenienti dalle centrali elettriche, dai camini delle navi da crociera e dal traffico veicolare cittadino, alle quali non hanno voluto o saputo dare una risoluzione, trascinando Civitavecchia e gli abitanti del suo comprensorio nel non invidiabile primato di incidenza di cancro, come evidenziato dagli studi del Dipartimento Epidemiologico della Regione Lazio. Bisogna anche fare i conti con un pronto soccorso che non funziona.
Una struttura organizzativa assolutamente non idonea dove la grande professionalità e l’abnegazione dei pochissimi operatori sanitari in servizio cozza con le scelte assurde e burocratiche della Regione Lazio e della Direzione della ASL che si ostinano a non prendere in considerazione le emergenze e la priorità di un reparto di vitale importanza per il territorio, per il  pieno funzionamento dell’ospedale e per restituire dignità ai cittadini, costretti spesso ad aspettare per molte ore prima di ricevere assistenza e/o a rimanere “parcheggiati” anche per giorni prima di trovare un posto letto in corsia, spesso accatastati come bestie in locali inadeguati e che nulla hanno a che vedere con una struttura sanitaria civile e moderna.
Siamo pienamente consapevoli dell’enorme debito che grava sulla sanità laziale ma non si può pensare di sanarlo a scapito della salute delle popolazioni.
Quindi è necessario che la Regione e la ASL procedano all’assunzione immediata di nuovi medici ed infermieri ed alla realizzazione di nuovi e più adeguati locali per il pronto soccorso”.

Lo ha comunicato il Comitato territoriale “Costruire la sinistra” di Civitavecchia-S. Marinella-Tolfa-Allumiere

 

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