“Il percorso del Brancaccio si è interrotto, ma non sono venute meno le ragioni che richiedono la costruzione dal basso di una sinistra antiliberista, radicalmente alternativa alle politiche attuate in questi anni sia dai governi di destra sia da quelli di centrosinistra, come il pareggio di Bilancio in Costituzione, la legge Fornero, il Jobs act, lo Sblocca Italia, le privatizzazioni, la buona scuola.
Perciò noi continuiamo il lavoro collettivo iniziato nel territorio con il Comitato Costruire la sinistra, insieme a tanti altri comitati, associazioni, movimenti, forze politiche e sociali che in tutto il paese si stanno attivando e mettendo in rete per costruire un blocco popolare, sociale e politico.
La richiesta di alternativa è forte e chiara. Ce lo chiedono i settori popolari schiacciati dalla crisi. Il ceto medio impoverito ed impaurito. Nei posti di lavoro, nella sanità, nella scuola. Ce lo chiede l’ambiente, per troppo tempo devastato, in nome di uno sviluppo industriale che non c’è. Il caso Ilva è scandaloso. A Civitavecchia i licenziamenti di Tirreno Power gridano vendetta mentre Enel continua a fare enormi profitti a danno dell’ambiente e della salute della popolazione. La dismissione delle centrali a carbone, Civitavecchia e Brindisi, è solo un annuncio del governo di cui non ci fidiamo perché non tiene conto del nostro diritto a controllare e decidere sulle sorti del territorio legate alla decarbonizzazione.
Il ritorno delle destre becere e razziste e il populismo crescente del Movimento 5 Stelle che raccoglie lo scontento sociale senza fornire soluzioni adeguate ci impone di presenziare, con i valori di pace ed uguaglianza, con idee e progetti di cambiamento, di nuovi rapporti sociali, gli spazi dove si esprime il conflitto, la precarietà, il disagio e i bisogni sociali. Creiamo mutualismo, solidarietà e una nuova cultura con eventi di teatro, prosa, poesia, musica, tutto quello che è gioia di vivere e bellezza. Riprendiamoci le piazze e i luoghi pubblici.
Il nostro programma è quello di far vivere nel territorio le ragioni di una politica alternativa alla destra, al Movimento 5 stelle e al PD. Perciò valutiamo negativamente la formazione della lista Grasso, coll’aggregazione di vertice tra MDP, SI e Possibile, nata senza anima e slancio innovativo, segnata da mancanza di radicalità e forza di base per un reale cambiamento. Non si possono riproporre oggi quelle politiche attuate in passato dai governi di centrosinistra, perfino con gli stessi protagonisti, che hanno fallito il compito proprio di una vera forza politica di sinistra, ossia la difesa dei ceti popolari che in questi anni hanno sopportato e continuano a sopportare tutto il peso della crisi, mentre si acuiscono le disuguaglianze e si nega un futuro ai giovani.
Affermando la nostra autonomia di comitato territoriale, guardiamo invece con attenzione ogni iniziativa, come la proposta lanciata dal centro sociale napoletano “Je so’ pazzo” di una lista da presentare alle prossime elezioni, che sul piano dell’elaborazione e azione politica, delle pratiche sociali, della partecipazione e rappresentanza istituzionale e del governo si pone l’obiettivo di unificare le forze del cambiamento e dare rappresentanza e organizzazione alle istanze popolari nel paese ed in Europa.”
Comunicato dal Comitato territoriale Costruire la Sinistra