Covid-19, crescono casi e decessi
Secondo la Regione sono morte due donne nel territorio della Asl Roma 4. Dieci nuovi casi in città. Preoccupano i due cluster di Medicina e rsa Madonna del Rosario.
CIVITAVECCHIA – Salgono i decessi e i casi di positività al coronavirus nel territorio. Secondo il portale Salute Lazio della Regione sono due i decessi nella Asl Roma 4: una donna di 72 anni e una di 92 anni, entrambe con patologie pregresse, almeno una di loro è di Civitavecchia. Intanto, sempre dalla Regione, parlano di 5 nuovi casi. Numeri che non tornano, infatti, come spiegato anche dall’ufficio stampa della Asl Roma 4 c’è stato un difetto di comunicazione che ha portato a sottostimare il numero di casi nella conta giornaliera che viene effettuata durante la videoconferenza della task force regionale per l’emergenza coronavirus presieduta dall’assessore alla Sanità alla Pisana Alessio D’Amato. Mentre dai comuni del comprensorio arrivano numeri differenti, fonti bene informate parlano di 42 casi totali a Civitavecchia, ben dieci in più rispetto a ieri, comunicati a Palazzo del Pincio dai vertici aziendali. Cresce la preoccupazione perché nonostante l’azienda sanitaria locale si sia mossa per arginare il contagio i casi continuano a crescere. Preoccupazione legata soprattutto ai due focolai principali di questi giorni. Il primo, la rsa Madonna del Rosario, è in attesa dei vari tamponi effettuati con già diversi positivi (9 ospiti e 2 operatori), ora divisi tra rsa e San Paolo, e due decessi. L’altro cluster è quello del reparto di medicina dell’ospedale San Paolo con 9 degenti positivi. Preoccupazione legata alle visite e al numero di pazienti e di operatori del reparto, sembra che due di loro siano positivi al tampone per individuare il covid 19. Una questione che sta molto a cuore alla direzione sanitaria aziendale.
La Asl è mobilitata per risolvere questa problematica al di là dell’origine del contagio. Sono stati presi alcuni provvedimenti come il rafforzamento da «personale- spiegano dalla Asl Roma 4 – che è allo stremo delle forze con l’inserimento di nuove figure professionali, sia medici che operatori». Intanto la direzione sanitaria sta verificando la divisione dei soggetti, la compartimentazione, in modo da dividere i positivi al covid 19 dai non. Partita anche la sanificazione ambienti. Il direttore sanitario Antonio Carbone insieme al Sisp ha iniziato l’indagine epidemiologica per risalire a tutte le persone entrate in contatto con tutti i positivi della medicina generale. Un cluster che preoccupa e non poco data l’alta affluenza di visitatori e pazienti prima dello stop alle visite in ospedale arrivato nei giorni scorsi. Una buona notizia arriva dal sindaco Ernesto Tedesco, dopo l’appello lanciato dalla Cgil sulla mancanza di dispositivi di protezione per il personale ospedaliero del San Paolo e del Padre Pio di Bracciano. Oggi, infatti, la Regione dovrebbe «far pervenire – ha detto il primo cittadino – presso la struttura ospedaliera i dispositivi di protezione che sono stati richiesti, quindi ci auguriamo che si possa anche risolvere questo increscioso problema che abbiamo affrontato con l’aiuto di tutti».