Il 2020 sarà sicuramente ricordato come uno degli anni più bui dal dopo guerra a causa dell’emergenza sanitaria che ha scombussolato l’esistenza di tutti gli italiani e non solo. Tanti i morti che questo maledetto virus ha lasciato e continua a lasciare sul suo cammino, tante le ristrettezze per evitare i contagi e tante le cose quotidiane a cui abbiamo dovuto rinunciare per il bene nostro e del prossimo. Quest’anno anche le festività sono state in sofferenza reclusi in casa e senza la possibilità di vivere dal ‘vivo’ le tradizioni che hanno da sempre accompagnato il nostro vivere quotidiano. Purtroppo a causa di Covid-19 anche la processione del Cristo Risorto, dopo quella del venerdì santo e dei riti correlati alla Santa Pasqua, purtroppo subisce lo stop importo da questi tempi di ‘clausura0 generale.
Il Priore della Confraternita di Santa Maria dell’Orazione e Morte Giacomo Catenacci comunica attraverso le nostre pagine che, purtroppo, quest’anno la tradizionale processione del Cristo Risorto, la cui organizzazione è a cura della venerabile Confraternita, non sarà effettuata, nel rispetto del decreto del P.C.M. e delle disposizioni impartite dal Vescovo Marrucci. Come tradizione vuole, ogni anno la processione che porta per le strade della città la statua lignea del Cristo Risorto viene effettuata la domenica “in albis”, cioè la domenica immediatamente successiva alla domenica di Pasqua.
“L’assenza di quest’anno – commenta Catenacci – non ci deve far dimenticare, nel particolare momento che stiamo vivendo, l’annuncio che questo evento da secoli porta per le strade della nostra città “ CRISTO MIA SPERANZA E’ RISORTO” ed anche noi mentre con il cuore ci incamminiamo per le strade della città, facciamo nostro questo annuncio di speranza e affidiamo al Cristo Risorto le nostre preghiere in suffragio di coloro che hanno raggiunto la Pasqua del Signore, agli anziani, agli operatori sanitari e a tutti coloro che sono sofferenti nel corpo e nello spirito”.