Il traghetto per Tunisi ha ricevuto il via libera per la partenza. Ieri 17 nuovi casi e 11 guariti. Deceduta una donna di 100 anni.
Cessato allarme per il traghetto per Tunisi fermo in porto a causa di sospetti casi di covid a bordo. Ieri mattina alle 8 la motonave “Catania” ha lasciato lo scalo cittadino. La nave era stata bloccata mercoledì dopo che l’Usmaf aveva trovato dei membri dell’equipaggio con sintomi ascrivibili a quelli del covid. Immediatamente è scattato il protocollo e i 5 marittimi sono stati isolati e sottoposti a test rapido risultato positivo. Da qui è scattato il molecolare per loro e 5 colleghi a conferma della positività. I risultati sono stato consegnati dalla Asl Roma 4 solo dopo alcune ore. Soltato uno dei tamponi è risultato positivo e si tratta di un membro della crew non addetto al contatto con il pubblico. È stata comunque acquisita la lista dei 100 passeggeri automuniti sbarcati dalla nave. La nave è stata autorizzata alla partenza dopo che la compagnia si è impegnata con l’Usmaf a sottoporre il personale di bordo a test ogni giorno. Locali sanificati prima della partenza. A quanto pare il marittimo positivo, italiano, è stato fatto sbarcare in sicurezza dalla nave per trascorrere la quarantena presso la propria abitazione al sud.
Intanto la Asl Roma 4 ha comunicato diciassette nuovi casi di covid19 a Civitavecchia e undici guariti. È avvenuto il decesso di una donna di 100 anni. I positivi attuali in città sono 287. Numeri altalenanti che sono tornati nuovamente a salire. Una situazione che fa capire quanto possa essere pericoloso abbassare la guardia. «Tutto sommato – ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4 Giuseppe Quintavalle – stiamo reggendo. Ora speriamo che non salgano i casi perché con l’avvicinarsi delle feste il rischio è concreto. Invito le persone a fare la massima attenzione». Per l’assessore alla sanità regionale Alessio D’Amato «la stima del valore rt rimane stabile sotto a 1 (0.8). Il virus rallenta, se confrontiamo il valore di questo ultimo venerdì del mese con il valore del primo venerdì del mese di novembre abbiamo 423 casi in meno. dobbiamo consolidare il dato e non abbassare la guardia. comportamenti come quelli visti a Roma nei grandi centri commerciali sono assurdi, è come mettere benzina nel motore del virus. Se non vogliamo trovarci tra quindici giorni a richiudere tutto vanno evitati»
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