Da un semplice messaggio che dalla scorsa settimana ha iniziato a circolare sui social network e nei gruppi di classe su WhatsApp che invita gli studenti a scioperare per la chiusura delle scuole a causa della risalita dei contagi da Covid-19 e il ritorno alla didattica a distanza, molti studenti ieri mattina si sono trovati davanti scuola senza entrare in aula. “Sarà il primo sciopero di una serie di tanti – cita il messaggio – finché non otterremo la chiusura delle scuole. È importante che aderiscano tutti perché ne va per il nostro bene. Il 13 ottobre noi ragazzi dobbiamo presentarci davanti scuola senza creare assembramenti e senza entrare a protesta del modo in cui dobbiamo trascorrere l’anno scolastico. Se qualcuno non aderisce allo sciopero è pregato di stare a casa ma non deve assolutamente entrare a scuola. Mi raccomando ragazzi facciamo bene le cose che solo noi possiamo cambiarle”. Ieri all’istituto Guglielmo Marconi tre classi che si trovano in quarantena (4A, 5A Sportivo e 5C Sa) non hanno fatto accesso alla didattica a distanza e molte classi dell’indirizzo tecnico e un paio di Scienze applicate hanno lasciato le aule vuote. Al Baccelli, invece, un gruppo di alunni ha sostato fuori scuola. Questa mattina si prevede una maggiore partecipazione, tanto che i presidi inizieranno a monitorare con attenzione la situazione.
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