Covid, partita l’indagine tramite i test sierologici
Ancora un positivo alla Rsa Bellosguardo. Ben 17 le persone dichiarate guarite ieri.
CIVITAVECCHIA – Un nuovo positivo al covid19: si tratta di un operatori della Rsa Bellosguardo. Nessun caso a Civitavecchia, ma si riaccendono i riflettori sulla struttura di Boccelle. L’operatore dichiarato positivo, secondo il bollettino regionale, è di Santa Marinella ma lavora presso la Rsa. Sulla struttura rimane stringente il controllo della Asl Roma 4, in collaborazione con le Usca-r. I tamponi su ospiti e personale sanitario vengono ripetuti ciclicamente. Al 5 maggio, c’erano ancora 5 indeterminati. Ora i casi sono saliti ma diversi ospiti sono già stati dichiarati guariti dopo il secondo tampone negativo. Nuovi test sono stati ripetuti venerdì scorso. La preoccupazione c’è, nonostante l’intervento tempestivo del sindaco Ernesto Tedesco, che ha richiesto il cordone sanitario per la struttura, e quello della Asl sembrano aver permesso di contenere il focolaio, si tratta del terzo in città dopo quelli della Rsa Madonna del Rosario e del reparto di medicina dell’ospedale San Paolo: ora covid dedicato. Proprio su questo stanno lavorando la direzione aziendale della Asl e quella ospedaliera, dopo le indicazioni arrivate dalla Regione Lazio. Da giovedì, infatti, il San Paolo dovrebbe essere dichiarato ospedale “covid free” con conseguente chiusura del reparto di medicina dedicato al coronavirus. Come già detto nei giorni scorsi il piano è semplice. Una volta chiuso il reparto si procederà con una sanificazione accurata dei locali che torneranno utilizzabili entro circa 8 giorni, una volta concluse tutte le operazioni necessarie per garantire la sicurezza di pazienti e operatori. Riaperto il reparto di medicina torneranno nelle disposizioni del nosocomio cittadino i 40 posti letto e potranno lentamente riprendere le prestazioni chirurgiche e quelle ambulatoriali, tramite uno scaglionamento su appuntamenti dell’utenza. «Mancano ormai poche ore – ha spiegato il direttore Dea Marco Di Gennaro – per la certificazione del metodo sui tamponi rapidi da parte dello Spallanzani. Questo ci permetterà di essere più tempestivi nelle diagnosi di covid19 effettuando i test rapidi in loco». Ma i laboratori del San Paolo saranno anche impegnati nell’enorme operazione di indagine epidemiologica messa in modo dalla Regione Lazio. Ben 300mila test sierologici saranno effettuati su operatori sanitari, non solo dipendenti, e sulle varie forze dell’ordine. «La macchina organizzativa è già partita – ha spiegato il direttore sanitario aziendale Carmela Matera – così come le Usca-r che si stanno occupando delle forze dell’ordine». Per quanto riguarda gli operatori sanitari i test saranno effettuati all’ospedale San Paolo. Si tratta di un’indagine su base volontaria. «Per i nostri dipendenti – ha continuato Matera – la questione è più semplice, per quanto riguarda invece gli enti esterni già da venerdì abbiamo richiesto gli elenchi degli operatori da sottoporre al test sierologico che saranno poi effettuati tramite un piano di prenotazioni. Ci sarà un elenco con varie liste di appuntamenti in modo che possano venire in ospedale in sicurezza. Ne faremo circa 80 al giorno, 50 il sabato». Ma a Civitavecchia c’è anche una buona notizia: sono ben 17 le persone dichiarate guarite ieri dalla Regione. «Dall’inizio dell’epidemia – hanno spiegato dalla Asl Roma 4 – sono guarite 522 persone e sono stati effettuati 10344 tamponi. Al personale sanitario dell’intera Asl è stata effettuata la percentuale del 57, 02%di tamponi sul totale del personale sanitario. 8351 persone sono in sorveglianza mentre 7242 sono uscite dalla sorveglianza».