I comuni sono oggi gli Enti Locali che in maniera prioritaria sono in grado di soddisfare attraverso opere e investimenti le esigenze della popolazione e sono anche gli unici ad avere nel cassetto progetti già redatti, che necessitano solo di essere finanziati e che pertanto potrebbero essere appaltati in tempi brevi con gli indubbi e molteplici effetti positivi sul tessuto sociale e nei diversi settori produttivi e imprenditoriali. Le difficoltà di reperimento di risorse extra comunali e non di certo la mancanza di progettualità, rappresenta, troppo spesso, l’unico vero ostacolo che le amministrazioni comunali incontrano e che, di fatto, impediscono di passare alla fase attuativa d’iniziative e opere pubbliche capaci di dare impulso alla ripresa economia, con particolare riguardo alla piccola e media imprenditoria. Ritengo, e so di non avere la presunzione di essere io l’unico sindaco in Italia ad aver avuto questa intuizione, che sarebbe davvero utile, se non fondamentale che l’anticipo dei fondi del Recovery Plan che l’Unione Europea erogherà ad aprile, fosse destinato in via prioritaria e immediata i Comuni.
La prima tranche di risorse che potrebbero ammontare a un 10 percento dell’importo totale, ovvero una somma pari a circa 20 miliardi di euro, potrebbe essere messa pertanto subito a disposizione dai sindaci che ben conoscendo il loro territorio saprebbero utilizzarli, come asserito in premessa, per progetti subito attuabili.
Tutto ciò sarebbe reso possibile anche grazie alle nuove norme di semplificazione degli appalti pubblici per tutto il 2021 tanto più che tali progetti ben s’identificano negli obiettivi del Piano nazionale di resistenza e resilienza varato dal Governo, temi d’interesse sui quali intervenire nell’ambito del Recoveryi Fund e che sono gli stessi che interessano da vicino le amministrazioni locali, vale a dire scuola, trasporto locale, mobilità sostenibile, gestione dei rifiuti, asili nido. Comprendo che possano esserci anche altri soggetti oltre ai comuni interessati ad attingere a duna quota parte dei questi 20 miliardi, ma ritengo che destinarli ai Comuni possa rappresentare una vera mossa vincente e strategica.
Nello specifico quale capo della giunta Municipale di Santa Marinella che in poco più di due anni è riuscita grazie ad una gestione oculata delle finanze a un’iniziativa mirata di spending review ad uscire da uno stato di default ereditato a inizio del mandato elettorale, posso affermare che l’attività progettuale non è stata mai trascurata e sono davvero molte le iniziative anche nel settore sociale che potrebbero decollare nell’immediato se solo fosse possibile ora accedere al Recovery Plan e tante siamo pronte ad accoglierne proposte dal territorio.
Mi auguro di aver potuto fornire anche solo uno spunto di riflessione, su un’opportunità che, sono certo, potrebbe rivelarsi vincente sull’intero territorio nazionale poiché un’auspicabile ripartizione dei fondi ai comuni consentirebbe di distribuire equamente quelle risorse finanziarie oggi più che mai necessarie per far ripartire l’economia nelle piccole o grandi città d’Italia