Cozzolino ha l’avvocato
Mastrandrea candidato alla Camera: è sull’uninomale che il sindaco sarà “contato”.
La Grande è sicura del posto, il M5s carica la trappola al suo uomo.
Cozzolino, prova a contarti. Il dato politico della scacchiera delle candidature sul territorio civitavecchiese è chiaro.
Se il sindaco di Civitavecchia voleva esautorare Marta Grande del ruolo di “chioccia”, pur nella giovanissima età, della pattuglia
pentastellata che aspira ai Palazzi del Parlamento, la risposta del M5s è stata netta: Grande capolista nel proporzionale e
nessuna ombra di speranza di farcela per il fedelissimo dell’amministrazione, Andrea Palmieri. Ma siccome ogni soggetto politico
che si rispetti deve poter verificare alla prova dell’elettorato la sua classe dirigente, a Cozzolino hanno trovato qualcosa da fare in queste settimane che ci separano dal 4 marzo: trovare i voti per il collegio uninominale.
L’attenzione si deve così calare sulla sfida per la Camera, laddove il collegio civitavecchiese sarà occupato da Paolo Mastrandrea. Avvocato, presidente dell’Ordine di Civitavecchia (che ricalca peraltro i confini proprio del collegio, da Montalto di Castro a Bracciano), Mastrandrea ha senz’altro frecce nella sua faretra personale con cui combattere la sua battaglia. A queste potrà aggiungere i voti di opinione, di chi cioè un’opinione sul M5s se l’è fatta solo basandosi sui suoi nemici, e non facendo
quotidianamente i conti con un’amministrazione di quel partito. Ma proprio l’amministrazione del territorio, nella città più popolosa e importante del collegio, non può che essere l’arma in più, quella capace di portare Mastrandrea alla Camera.
Se sarà spuntata, significherà per i cinque stelle perdere il collegio. Sarebbe una bocciatura senza ammissione: insomma, Cozzolino sta andando alla conta. Deve farlo, il Movimento (anziché assecondare i suoi veti) gli ha chiesto proprio quello. Sarà divertente vedere con quali risultati, soprattutto in città.