Associazioni e comitati chiedono al sindaco un attento monitoraggio degli inquinanti.
Il forno crematorio è ormai virtualmente in funzione, ma la sua accensione non spegne certo le perplessità.
Anzi, una recente lettera aperta ha mostrato che, vivaddio, un certo associazionismo non è stato debellato dalla sbornia
pentastellata. C’è insomma chi ha ancora il coraggio di prosi delle domande, e di porle, come nel caso, al sindaco Antonio Cozzolino attraverso la lettera aperta che è stata firmata da Roberto Melchiorri (Civitavecchia C’è), Roberto De Vito (In nome del
popolo inquinato) e Marinella Sciaccia (Comitato Punton de Rocchi). “Premesso che la nostra contrarietà alla realizzazione
del forno crematorio industriale rimane ferma e continueremo ad opporci a tale opera con tutti i mezzi leciti possibili, in testa a questa lettera abbiamo voluto riportare le competenze e l’autorità che le vigenti disposizioni Le attribuiscono in campo
sanitario e di igiene pubblica. Nella fattispecie ci riferiamo alla imminente entrata in funzione del crematorio presso il nuovo cimitero comunale di via Braccianese Claudia. I sottoscritti comitati, in data 25.08.2016 con nota assunta al protocollo del comune al n° 68908 ed inviata contestualmente all’Arpa, alla ASL RM4 e alla Procura della Repubblica facevano richiesta di una
analisi preventiva dell’aria, dei terreni e della falda freatica nell’intorno dell’area cimiteriale in diverse condizione meteo- climatiche a tutela della sanità e igiene pubblica al fine di poter effettuare delle verifiche ambientali ad attivazione dell’impianto industriale in parola. Era stata inoltre richiesta la applicazione alla ciminiera di apparecchiature di registrazione in continuo degli inquinanti che lo stesso progettista dell’impianto attesta che verranno immessi in atmosfera durante il funzionamento.
A tutt’oggi non risulta che siano state effettuate le predette indagini preventive né ufficialmente accertata l’applicazione delle citate apparecchiature di controllo e registrazione in continuo. Sig. Sindaco, Lei ha l’obbligo istituzionale di salvaguardare la
salute pubblica e le leggi Le danno il potere, anche tramite ordinanze, di obbligare chi di dovere a eseguire determinati
atti. Questo è il momento di dimostrare chi ha, come suol dirsi, “il coltello dalla parte del manico”.
Vediamo se, per la prima volta, si riuscirà ad imporre a chi impianta o gestisce fonti inquinanti a Civitavecchia, di ottemperare ad elementari azioni a tutela della salute pubblica purtroppo già gravemente compromessa”. La risposta del Comune: Per Cozzolino e i 5 Stelle sarà Arpa a controllare il tutto. Le prescrizioni richieste e il controllo di avviamento dell’impiantoè stato già chiesto ad Arpa e CIttà Metropolitana così come lo studio dei terreni: e se lo dice l’Arpa, stiamo a posto.