Crisi di maggioranza: le reazioni della politica
Il segretario del Pd Stefano Giannini lo definisce “uno spettacolo indegno”. Il gruppo consiliare del M5S invita alle dimissioni.
“Un valzer indecoroso”. Così il gruppo consiliare del M5S definisce quanto sta accadendo in maggioranza. “La giunta delle revoche ad un anno e mezzo dall’insediamento – spiegano Lucernoni, D’Antò e Lecis – ancora non riesce a trovare la quadra per quanto riguarda le poltrone. Continui cambi di casacca, rimpasti, forze di maggioranza che litigano fra loro: la città è stufa. Ci sono tanti, tantissimi problemi da risolvere e specie in questo momento la Giunta dovrebbe essere al lavoro per mettere in campo misure di sostegno sociali ed economiche per la grande sofferenza che il nostro paese sta vivendo a causa della pandemia. Ed invece no: c’è sempre una poltrona in più da occupare. Questa maggioranza trova forze ed energie per litigare con se stessa ma non trova il tempo di lavorare per la città.In questo momento Civitavecchia non ha una Giunta. Poco male ci verrebbe da dire, visto che fin qui abbiamo assistito solo a revoche dei nostri progetti ma a nessuna proposta alternativa. Ma gli elettori si sono espressi e Civitavecchia merita di essere guidata. Pur di vincere le scorse elezioni il centrodestra ha imbarcato di tutto dimostrando, ancora una volta, che vincere a tutti i costi non serve a niente se dopo non si riesce ad amministrare. D’altronde ciò era eloquente quando, in campagna elettorale, ogni singolo candidato andava promettendo “la qualunque”: ognuno con un suo programma elettorale, ognuno con le sue priorità e una totale assenza di visione d’insieme. Oggi quell’assenza di visione d’insieme è evidente a tutti, anche ai più distratti o speranzosi, così come è evidente che questa maggioranza non è nient’altro che una accozzaglia di tante micro-squadre che si fanno la lotta fra loro. Civitavecchia si merita di meglio – hanno concluso – se Tedesco non riesce a tenere bada le frizioni dei suoi consiglieri non gli rimane che scegliere la soluzione più saggia: le dimissioni”.
“Quello che sta accadendo in Amministrazione è una vergogna – ha agigunto il segretario del Pd Stefano Giannini – posti cambiati e tolti su logiche meramente spartitorie. Perché? Qual è il risultato ottenuto finora dagli Assessori, per decidere di toglierli o inserirli? Come si fa a cambiare l’assessore alle finanze, spostandolo al Commercio, poco prima del Consiglio per l’assestamento di Bilancio? Uno spettacolo indegno mai visto prima”.