A dire il vero si fa un po’ fatica a seguire le argomentazioni dei rappresentanti della lista Tedesco a difesa della Civitavecchia Servizi Pubblici.
Più a loro agio tra talpe, mozzarelle e buchi dell’ozono si guardano bene dal rispondere alle contestazioni sollevate dal gruppo consiliare del PD sulla disastrosa gestione di CSP.
Invece di presentare eventuali piani di recupero per evitare la bancarotta chiamano in ballo, con acrobatici salti logici, l’Autorità di sistema portuale ed il governo Draghi del quale dimenticano la partecipazione della stessa Lega, partito a cui appartiene il front runner della loro lista.
Svicolano sui passaggi di livello la cui elargizione è stata rigorosamente vietata da una precedente delibera consigliare e su cui chiederemo chiarimenti in consiglio comunale.
Insistono sulla difesa dei salari e dell’occupazione come se fosse questo il problema segnalato e non le ingiuste disparità di trattamento tra i dipendenti e la “singolare” gestione del personale.
Giustificano parte della perdita con l’aumento dei costi del personale che inciderebbero per 250k anno (?!), somma che non è dato sapere a quanto corrisponda e che, comunque, andrebbe recuperata con una più oculata gestione economica evitando innanzitutto ingiustificate e discriminatorie elargizioni.
Evitano chiaramente di entrare nel merito dei gravi episodi riportati dalla stampa che danno una idea precisa del clima che si respira in quell’azienda dove si arriva a trasformare in vittime i carnefici e si cercano eventuali delatori piuttosto che sanzionare chi viola le più elementari regole di convivenza.
La fallimentare gestione sia economica che operativa di CSP, testimoniata dai conti in profondo rosso e da una città sporca come non mai, è la più chiara dimostrazione di come un management scelto con pesanti condizionamenti e pressioni politiche di ben nota provenienza possa essere nefasto.
Nel vano tentativo di deviare da quanto viene contestato, consiglieri della lista Tedesco tirano in ballo il biodigestore o meglio gli amici “regionali favorevoli al biodigestore” tralasciando ovviamente di dire chi, sia a Civitavecchia che in regione, si sta battendo con coraggio e determinazione contro questa decisione su cui lo stesso vicepresidente della regione Lazio ha espresso, nella Festa dell’Unità di Civitavecchia, non poche perplessità, in coerenza con la posizione del PD di Civitavecchia. Dimenticano, infine, di tirare in ballo l’amministrazione di cui fanno parte e la stessa CSP che avrebbero potuto e dovuto, fra l’altro, elaborare un progetto pubblico per una gestione completa del ciclo dei rifiuti.
Un’ultima annotazione: diventa difficile rispondere quando un comunicato è scritto con i piedi. Si preoccupino di usare la testa per pensare e le mani per scrivere. Sarà meglio per tutti.
Il Consigliere del Partito Democratico Marco Di Gennaro