INTERROGAZIONE URGENTE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA
ART.8 COMMI 2,3 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO
Premesso che il Consiglio comunale di Civitavecchia, in data 30 ottobre 2020, approvava la Delibera n. 78/2020 avente ad oggetto la complessiva riorganizzazione della società partecipata Civitavecchia Servizi Pubblici Srl; tra le altre iniziative approvate dal Consiglio, spiccava la “retrocessione/internalizzazione” del servizio “verde pubblico”. Il contratto con il Committente Comune di Civitavecchia prevedeva un corrispettivo di circa euro 603.611,67 oltre Iva annui (736.406,00 euro); nell’ambito della fase di discussione del provvedimento, la decisione del Consiglio era motivata come segue:
- la società era in difficoltà poiché il servizio determinava una differenza tra costi e ricavi – e quindi una perdita – pari a circa 50.000,00 euro;
- l’assessore al verde riteneva che il Comune remineralizzando il servizio ed affidandolo a privati, avrebbe comunque ridotto la spesa rispetto a quanto riconosciuto alla CSP srl nell’ambito del citato contratto di servizio;
così il servizio era reinternalizzato e l’Ente adottava la Deliberazione di Giunta comunale n. 173 del 22 dicembre 2020, con la quale, preso atto dell’indirizzo espresso, con la Delibera n. 78/2020, circa la reinternalizzazione del servizio “verde”, approvava il progetto di “SERVIZIO PER LA MANUTENZIONE DELLE AREE VERDI DI PROPRIETA’ COMUNALE”, il cui “compito metrico”, ovvero l’oggetto del contratto, le attività affidate sono le stesse identiche affidate in precedenza a CSP srl; il progetto si sviluppa in due fasi nell’ambito del prossimo triennio: 2021/2022/2023:
- una prima fase che prevedeva una spesa complessiva di euro 190.458,20:
- una seconda fase per arrivare al 31 dicembre 2023 dii euro 2.208.000,00;
in altri termini la spesa complessiva, per tre anni di servizio affidato a privati, sarà pari ad almeno 2.398.458,20 euro;
se il servizio fosse stato lasciato a CSP srl, in tre anni, sarebbe costato 2.196.000,00 euro; in altri termini, attraverso l’affidamento al privato, al contrario di quanto previsto e garantito dall’Assessore all’ambiente, il costo del servizio su base triennale, aumenta di almeno
200.000,00 euro a carico del Comune e quindi dei cittadini;
in sintesi si è dovuto e potuto accertare come le ipotesi che erano alla base della decisione di cui alla delibera n. 78/2020, non esistono sul mercato e che verosimilmente, come per altro, rappresentato più volte dalla CSP srl stessa, i 732.000 euro stanziati in precedenza non fossero necessari a coprire i costi del servizio; tutto ciò premesso, si
INTERROGANO
Il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente
Rispetto le iniziative che questi vorranno definire al fine di scongiurare questo ingiustificato aumento di spesa e circa il fatto che, mantenendo questo stanziamento, riaffidando l’appalto alla società del Comune, risulterebbero paradossalmente superate le criticità incontrate dalla CSP srl stessa.
Va considerato infatti che, qualora i 200.000,00 euro, stanziati in più rispetto al passato, fossero assegnati – mantenendo il servizio in capo alla stessa società comunale, alla CSP srl – la perdita di circa 150.000,00 euro registrata dalla società nell’ultimo triennio, sarebbe ampiamente annullata ed al contrario, il servizio determinerebbe un margine di contribuzione positivo per la società comunale, patrimonio dell’Ente e dei cittadini.
Il gruppo di FDI ritiene tale soluzione estremamente più conveniente per l’Ente, rispetto a quella di assegnare un evidente vantaggio a società private, probabilmente esterne al circuito economico locale.
I Consiglieri: Palumbo Vincenzo, Frascarelli Giancarlo, Fabiana Attig